Si fa beffe del foglio di via e torna a creare scompiglio in centro. Arrestato (e rilasciato) un 22enne
In piazzetta Rossi ormai lo riconoscono anche i muri, oltre che i dipendenti di un’agenzia di lavoro che ha sede in centro a Thiene e, ancor più, gli agenti di polizia locale che ormai periodicamente si trovano “faccia a faccia” con un 22enne recidivo nel creare problemi e mostrare aggressività in atteggiamenti e anche in atti concreti.
L’ultimo episodio della serie è avvenuto solo ieri mattina alle 10.30, con in corso il consueto mercato degli ambulanti del lunedì. Il 22enne residente a Schio, che solo tre settimane fa era stato bloccato dopo aver lanciato dei mattoni contro l’ingresso della stessa palazzina, si era messo a prendere a calci la porta d’entrata dello stabile.
Il tutto proprio di fronte agli occhi degli agenti thienesi sul posto per tutelare gli impiegati presenti all’interno dell’agenzia, con i quali evidentemente per il ragazzo – fuori controllo – sussiste una sorta di “conto in sospeso“. Una vicenda che si ripete, un comportamento minaccioso e aggressivo che non si è riusciti a limitare nonostante le denunce multiple e il foglio di via per 4 anni emesso nei giorni scorsi dal sindaco locale Michelusi. A essere presa di mira l’agenzia di lavoro interinale Dimensione Impresa.
Fatto sta che ieri alle 10.30, di fronte all’ennesima scenata, la pattuglia del consorzio Ne.Vi. è dovuta intervenire con le maniere forti dopo i tentativi falliti di riportare la calma, al fine di allontanare il 22enne, che ha reagito con violenza, sferrando calci e pugni. Due agenti hanno riportato ferite lievi, guaribili in 3 giorni secondo il referto del pronto soccorso a cui si sono rivolti dopo aver acciuffato l’elemento socialmente pericoloso. Che due settimane prima fa aveva avuto l’ardore di presentarsi nello stesso luogo – era il 2 ottobre scorso – maneggiando una pistola giocattolo, sempre al fine di minacciare altre persone.
In quell’occasione, oltre alle violazioni delle disposizioni della Questura sulle limitazioni di libertà di circolazione, e in seguito del Comune, era stato denunciato per atti persecutori. Nemmeno questo era bastato allora per condurlo in cella, mentre per i fatti di ieri per lui arresto e denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, a cui si aggiunge il mancato rispetto dell’imposizione di non varcare (per un periodo minimo di 4 anni) i confini della città di Thiene.
Risultato finale una notte effettivamente trascorsa in una camera di sicurezza del carcere berico a San Pio X ma, stamattina, all’udienza di convalida è stato disposto dal giudice di Vicenza il divieto di dimora e di accesso nel Comune di Thiene. Misure restrittive in ultima analisi del tutto analoghe a quelle fin qui, da un anno a questa parte, di fatto mai rispettate.