Famila Schio vola in Turchia per affrontare le “invincibili” del Fener, campionesse d’Europa
Nella tana del lupo, da dove nessuna squadra nelle ultime due annate è uscita per così dire “scodinzolando”. Ma non hanno nessuna intenzione di farsi sbranare dalle agguerrite turche del Fenerbahce le atlete orange del Beretta Famila Schio, opposte oggi alle 18 alla squadra campione d’Europa in carica nella pallacanestro femminile, imbattute da 20 incontri di fila e che dominano la scena da due stagioni ormai.
Trasferta che definire come insidiosa è l’estremo “minimo”, ma che presuppone sul rovescio della medaglia la chance di poter compiere una grande impresa. Che saprebbe anche di riscossa dopo lo scivolone interno di una settimana fa al PalaRomare di Schio, determinato dal ko casalingo per 55-59 al cospetto delle ungheresi del Miskolc.
Le arancioni saranno impegnate stasera nella quarta apparizione di Euroleague Women, dopo le prime due vittorie su Lublino (Polonia) e Sepsi Sic (Romania), a cui è seguita la battuta d’arresto non preventivata contro le magiare. Si sapeva, alla vigilia, dell’escalation dell’indice dei difficoltà degli incontri internazionali per Sottana e compagne, che culminano stasera con la prima delle due sfide assicurate contro le detentrici del titolo continentale, ricordando che per la prima volta nella storia il Famila Schio ha raggiunto il podio nella stagione 2023/2024. Da ricordare, per dover di cronaca, l’assenza di formazioni russe e bielorusse bandite dalla competizione per motivazioni geopolitiche.
Tra le turche gialloblu milita un’ex Schio, la lettone Laksa, protagonista in canotta orange due anni or sono. Sarà una riedizione della storica semifinale di Euroleague Women della scorsa primavera ad aprile a Praga, che vide le campionissime prevalere ma sudando (più) che parecchio: punteggio finale 77-70 con le arancione sempre avvinghiate alle avversarie. Poi, il Fenerbahce asfaltò Mersin nella finalissima. Esultando come le vicentine sul podio con la medaglia di bronzo, dopo il 59-56 thrilling sull’Usk Praga.