Israele rinvia l’entrata a Gaza. Governo condanna Hamas ma chiede ingresso aiuti umanitari
Israele ha ufficialmente dichiarato che l’invasione di terra della Striscia di Gaza è rinviata per consentire agli Stati Uniti di ultimare il posizionamento dei loro mezzi militari su tutto il fronte Est del Mediterraneo. Le portaerei, lo scudo missilistico, gli incrociatori americani serviranno in caso di aperture di altri fronti, dal Libano di Hezbollah all’Iran degli Ayatollah.
Non solo il Presidente americano Joe Biden ma l’intera comunità internazionale chiede a Nethanyahu di evitare che la violenza accenda. Si va dalla dura condanna del mondo arabo alla rappresaglia di Tel Aviv, fino a posizioni più sfumate dell’Unione Europea che, malgrado comprenda una reazione ad Hamas per i fatti del 7 ottobre scorso, chiede una tregua umanitaria. Anche la Cina e la Russia auspicano il cessate il fuoco e la soluzione a due stati.ù
A frenare Nethanyahu dall’occupazione di terra, c’è anche la questione degli ostaggi, che dovrebbero essere 222. Sarebbero tenuti nascosti nella metropolitana di Gaza, una fitta rete di tunnel usata da Hamas per trafficare armi e merci con l’Egitto e per nascondersi dai raid aerei. Il pericolo è che se Israele dovesse entrare nella Striscia gli ostaggi avrebbero scarsissime possibilità di sopravvivere.
La premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, ha detto: “Sulla guerra tra Israele e Hamas l’Italia, che ha un ruolo di ponte tra Europa e Mediterraneo, deve impedire che si cada nella trappola dello scontro tra civiltà, che avrebbe conseguenze inimmaginabili”. Secondo il presidente del Consiglio l’obiettivo di Hamas non era e non poteva essere la difesa del popolo palestinese che invece da Hamas viene calpestato, ma provocare un conflitto più esteso.
Il Senato ha dato il via libera alla mozione di maggioranza dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles domani e venerdì. La mozione impegna il Governo a condannare con la massima fermezza i deprecabili attacchi terroristici contro Israele commessi il 7 ottobre scorso da Hamas, a ribadire il diritto dello Stato di Israele alla propria esistenza, sicurezza e difesa, e a promuovere e sostenere gli aiuti umanitari dell’Unione europea.
Israele intanto respinge pienamente le parole del presidente turco Erdogan nei confronti dell’organizzazione terroristica Hamas – tramite il portavoce degli Esteri israeliano che aggiunge – Hamas è una spregevole organizzazione terroristica peggiore dell’Isis che uccide brutalmente e intenzionalmente neonati, bambini, donne e anziani, prende in ostaggio civili e usa la propria gente come scudi umani”. Erdogan oggi ha cancellato il suo viaggio in Israele.
All’indomani delle polemiche su quanto dichiarato da Antonio Guterres, arriva la replica dello stesso segretario generale dell’Onu: “Sono scioccato da come le mie affermazioni di ieri sono state interpretate da alcuni, come se io stessi giustificando il terrore di Hamas. Questo è falso – sottolinea Guterres – Era l’opposto”.