Manovra, lo sgravio per le madri con 2 figli si assottiglia e passa da 3 ad 1 anno
Ancora una marcia indietro del Governo Meloni, questa volta sulla decontribuzione per le mamme lavoratrici con 2 figli. Passa infatti da 3 a 1 anno il periodo dell’agevolazione fiscale. Una errata corrige inviata venerdì dal governo in Senato con il quale di fatto cambia il comma 2 dell’articolo 37 della legge di bilancio. Lo sgravio contributivo del 100% fino a 3mila euro e fino al decimo anno di età del figlio più piccolo che riguarda le mamme con due figli, sarà dunque in vigore fino al 31 dicembre 2024 e non fino al 2026. Resta invece la validità di tre anni per l’agevolazione che si rivolge alle mamme dipendenti a tempo indeterminato con tre figli fino al 18esimo anno di età del figlio.
Dopo la modifica arriva l’attacco della segretaria del Pd Elly Schlein: “Il governo sta tradendo tutte le promesse”. Intervistata da Corrado Formigli all’evento “Elle active!” all’Università Cattolica di Milano, la segretaria dem ha aggiunto: “Critico spesso questo governo perché volta le spalle alle donne nelle scelte che fa. Cosa fa il governo guidato per la prima volta da una premier donna? Colpisce le donne sulle pensioni e tradisce le promesse sui nidi”.
Ma il tradimento del Governo va ben oltre. La maggioranza, incalza Elly Schlein, sta tradendo una per una tutte le promesse. “Giorgia Meloni è impegnata a presentare il suo pasticcio di riforma costituzionale come la madre di tutte le riforme, mentre volta le spalle alle madri e ai padri aumentando le tasse sui pannolini, sui prodotti per l’infanzia, sugli assorbenti. Volta le spalle alle nonne e ai nonni perché fanno cassa sulle pensioni, perché non mettono risorse sulla non autosufficienza, perché tagliano la Sanità”. Ma volta le spalle anche ai figlie e ai figli, “perché il diritto allo studio manca completamente in questa Manovra”.
“C’è una bella differenza tra la leadership femminile e femminista”. La Schlein critica la leadership di Giorgia Meloni. Penso che “la leadership femminile non basti e forse quello che stiamo vedendo al governo ne è la dimostrazione, perché non ce ne facciamo niente di una premier donna se non si batte tutti i giorni per portare con sé le altre donne, per migliorare la condizione di vita e di lavoro di tutte le altre donne del Paese”.
In merito alla modifica della misura, il ministero dell’Economia ha diffuso una nota per chiarire i motivi del cambiamento: “La lettera al presidente La Russa con la richiesta di correzione della norma sulla decontribuzione per le madri con due figli ha lo scopo di rendere coerente il testo trasmesso al Senato con la relazione tecnica e (soprattutto) con il testo approvato in Cdm il 16 ottobre, come comunicato con nota del Mef. La norma originaria approvata ha sempre previsto un anno di copertura di decontribuzione per le madri lavoratrici con due figli e tre anni in via sperimentale per le donne con tre figli (o più)”.