Gaza, Israele prende una roccaforte di Hamas nel nord. L’Onu: “Crimini di guerra da entrambe le parti”
Non accenna a rallentare l'offensiva di Israele su Gaza. La fanteria dell’Idf ha annunciato di aver preso il controllo della roccaforte di Hamas nel nord della Striscia dopo 10 ore di combattimenti. Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, sono “decine” i miliziani palestinesi uccisi nella battaglia. Israele non molla la presa sui tunnel di Hamas e continua la caccia ai leader della fazione jihadista. Ieri è stata la volta di Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Dall'avvio delle operazioni sono stati oltre 130 gli imbocchi di tunnel distrutti dall'esercito dentro l'enclave palestinese.
Tel Aviv ne è certa: ormai Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza mentre migliaia di abitanti dell'enclave si sono spostati verso sud. Ieri, nell'ennesimo attacco aereo, L'Idf ha ucciso almeno 19 persone bombardando una casa vicino a un ospedale nel campo profughi di Jabalia. Sono invece 6 i morti in raid nella parte meridionale di Gaza. 8 quelli uccisi dalle bombe sganciate domenica scorsa sul complesso medico Nasser.
“Netanyahu finisca il lavoro”, dice il governatore della Florida Ron DeSantis durante il dibattito tv tra candidati presidenziali repubblicani.Mentre l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk dichiara che sia Hamas che Israele hanno commesso crimini di guerra dall'inizio del conflitto.
Intanto diventano sempre più serrate le trattative per una tregua umanitaria a Gaza. A portare avanti in prima fila la mediazione sarebbe l'Egitto: si punta su uno scambio. Secondo quanto riporta una fonte al corrente dei colloqui, citata dalla Bbc, sul tavolo ci sarebbe il rilascio di 12 ostaggi nelle mani di Hamas, la metà dei quali americani, in cambio di una pausa umanitaria di tre giorni.
Oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a Parigi per la conferenza umanitaria per la Striscia di Gaza. In un’intervista al Corriere della Sera dice che l’Italia si presenta all’appuntamento “con una posizione di grande responsabilità. Non vogliamo precipitare più in fondo nella guerra”. L’Italia, spiega Tajani, si è confrontata con gli alleati internazionali: “Il nostro messaggio è chiaro. Condanniamo l’attacco terrorista del 7 ottobre, sosteniamo che Israele ha il diritto di difendersi, ma chiediamo di difendere i civili e di permettere pause umanitarie nei combattimenti per aiutare la popolazione di Gaza”.