Irregolari e “assunti” in nero nel cantiere edile ad Asiago. In tutto 15 mila euro di sanzioni
Assunti nel cantiere edile, ma “assenti” da qualsiasi contratto di lavoro. E’ quanto emerso a carico di tre operai di nazionalità albanese al termine di un controllo della Guardia di Finanza di Asiago, che ha verificato la posizione di lavoro nero del terzetto alle dipendenze di una ditta di costruzioni con sede nel Veronese. A renderlo noto è il comando della GdF di Vicenza, dopo il blitz dei colleghi della tenenza altopianese dei giorni scorsi su uno stabile alpino in ristrutturazione.
Ad aggravare la posizione tanto del datore di lavoro che dei tre connazionali albanesi il fatto che tutti fossero privi di permesso di soggiorno, di fatto irregolari in Italia. Nel complesso sono state attribuite sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 15.460 euro oltre alle denunce sul piano di giustizia.
I tre lavoratori stranieri, all’atto della richiesta di documentazione comprovante prima la loro regolarità di permanenza sul suolo italiano, hanno subito ammesso di non esserne in possesso, facendo scattare la triplice denuncia per il reato connesso alla clandestinità: in altri termini, ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. In Procura a Vicenza è giunta inoltre una quarta denuncia, con il nominativo – non reso noto per il momento – dell’imprenditore edile che avrebbe occupato senza titolo i lavoratori stranieri extra Ue, contravvenendo al Testo unico sull’immigrazione.
Il cantiere edile nel territorio di Asiago è stato sospeso al pari di ogni attività dell’azienda veronese, almeno fino a quando la situazione verrà “sanata” sia sotto il profilo lavorativo delle posizioni professionali sia per quanto concerne le sanzioni da corrispondere alle casse statali. Due le multe distinte comminate ai vertici della ditta, la prima da 2.500 euro e la seconda da 12.960 mila.