Squarzon punta al tris: “A chi dice che ho speso troppo, rispondo che oggi siamo più comunità di ieri”
“C’è stato un momento in cui ho pensato di finirla qua: in dieci anni ho lavorato nei ritagli di tempo, talvolta sacrificando anche la famiglia: poi però sono stato travolto da tanti messaggi di stima e di affetto, ne ho parlato a casa, e ci ho ripensato”.
E’ un mix di emozioni e razionalità quello che rivela un inedito Mosè Squarzon, sindaco di Monte di Malo dal 2014, che nell’annunciare di volersi ricandidare per un terzo mandato, racconta un impegno a tutto tondo, fatto senza risparmiarsi nulla, ma soprattutto senza dimenticare la forza ed il sostegno di una famiglia che sono un punto di riferimento imprescindibile.
Tanti i risultati conseguiti, con le nuove scuole ed una palestra moderna e funzionale inaugurata solo un anno fa ed il parco natura Aganè che nei periodi di maggior affluenza impiega almeno 5 operatori solo per citarne alcuni, fanno di Squarzon un amministratore particolarmente apprezzato anche oltre i confini comunali, con appunto tante iniziative compiute e altre ancora da realizzare: “Nella frazione di Calcara – spiega Squarzon – grazie ad un accordo pubblico – privato, ricaveremo uno spazio di aggregazione importante con la realizzazione di un parco. Interverremo anche sulla viabilità, con una riqualificazione che passerà soprattutto tramite la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in una zona dove purtroppo le macchine sfrecciano pericolosamente”.
E poi ancora il continuo impegno sul fronte del dissesto idrogeologico in un territorio fragile per conformazione, dove grazie ad un bando di protezione civile per la messa in sicurezza del territorio da 1 milione e 370mila euro, si interverrà con 7 differenti cantieri: “Una grande soddisfazione – sottolinea il sindaco – è arrivata anche dal monitoraggio VAS dei piani regolatori generali comunali, che ha nominato Monte di Malo fra una cerchia di comuni virtuosi tra i quali Abano e Jesolo, cogliendo un risveglio ed un dinamismo immobiliare, con effetti positivi sul recupero dell’edificato esistente, anche con riconversioni, prevalentemente nelle contrade e, soprattutto un progressivo riscontro in termini demografici che effettivamente stiamo registrando”.
E proprio sulla popolazione più giovane è imperniata tutta l’attività amministrativa, nella convinzione che un paese a misura di studenti e quindi famiglie, sia un paese più attrattivo per tutti: “Non si tratta solo di strutture, che per fortuna oggi ci sono – racconta Squarzon – ma anche di creare una rete, fare squadra come è accaduto grazie alla sinergia coi gruppi parrocchiali: i nostri ragazzi sono per assurdo più soli e forse più fragili di un tempo, con problemi di ludopatia e di isolamento. E’ nostro dovere di amministratori invece inserirli in un contesto di comunità attiva, dove nessuno viene lasciato indietro: sono contento perchè non solo i nostri giovani oggi hanno apprezzato lo sforzo profuso e ammettono con orgoglio di essere cittadini di Monte di Malo, ma qui siamo diventati base anche per molti altri che vengono da altri comuni dimostrando nei fatti che ciò che abbiamo realizzato è vincente”.
E se non mancano anche le critiche all’operato del primo cittadino con voci di paese che raccontano di una sfida elettorale che potrebbe veder scendere in campo sino a quattro liste totali, non manca nemmeno la risposta del diretto interessato: “Qualcuno dice che abbiamo fatto il passo più lungo della gamba – ironizza Squarzon – ma per me si è trattato di una sfida di civiltà: posto che avanziamo oltre 800mila euro dallo Stato col quale potremmo chiudere ogni mutuo contratto, ritengo che quanto speso rappresenti un investimento sul futuro. Certo, magari a qualcuno sarebbe bastato organizzare una corriera e spedire i nostri ragazzi a scuola a Malo: non io, non senza provarci. Abbiamo seminato per essere più comunità: una casa che vuole essere abitata, oltre che bella. Un paese che sta dimostrando di voler vivere e ci sta riuscendo”.