Israele, raid su ospedale a nord Gaza. Idf: “Uccisi 3 comandanti Hamas”
Prosegue il conflitto in Medio Oriente e mentre la Cina si dice disposta a lavorare “insieme per ripristinare la pace in Medio Oriente il prima possibile”, l’esercito israeliano fa sapere che tre comandanti di compagnia di Hamas sono stati uccisi nei raid notturni. Nel frattempo è salito anche il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani all’ospedale indonesiano nel nord di Gaza. Secondo i funzionari del ministero della Sanità dell’enclave sono diventate 12 (erano 8).
Intanto una delegazione composta dai ministri degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), dell’Indonesia, dell’Egitto, dell’Arabia Saudita e della Giordania si trova a Pechino per colloqui volti ad “ridurre l’escalation” nel conflitto tra Israele e Hamas. “La comunità internazionale deve agire con urgenza per fermare il “disastro umanitario” in corso nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato al canto suo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, rivolgendosi ai ministri degli Esteri dei Paesi arabi e musulmani e al segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci) in visita nel Paese asiatico. Wang ha aggiunto: “Lavoriamo insieme per raffreddare rapidamente la situazione a Gaza e ripristinare la pace in Medio Oriente il prima possibile”.
Una fonte impegnata nei negoziati con Hamas ha detto ad Haaretz che il gruppo islamista ha espresso la volontà di aumentare il numero di ostaggi che è disposta a rilasciare. Secondo il quotidiano israeliano, il numero e l’identità degli ostaggi che verranno rilasciati non sono ancora stati concordati e le trattative continuano. Israele, Stati Uniti e Qatar hanno espresso nei giorni scorsi ottimismo riguardo alla possibilità che un accordo venga concluso nei prossimi giorni.