“Rest in power”, stasera la veglia per Giulia e le vittime di violenza. Con musica e dibattito
L’onda emotiva e la volontà diffusa di dire “basta” e di affrontare da subito e in maniera partecipata la violenza di genere che porta a femminicidi come per Giulia Cecchettin smuove animi e menti pensanti anche a Thiene. Sono bastate poche ore per dare corpo e voce a un’iniziativa pubblica che si terrà stasera a partire dalle 20 nel centro di Thiene, nel piazzale di fronte al “Sanga Bar” nel quartiere di San Vicenzo per una prima parte dedicata a una “veglia rumorosa” in musica con quattro cantanti/band e la richiesta a chi parteciperà di portare con sé una lanterna o una candela.
Poi un secondo momento in formato assemblea e dibattito, affrontando temi specifici che dalla cronaca si riversano nell’attualità e che interessano ciascuno, senza differenza alcuna di genere. Già annunciata l’adesione di decine di cittadini thienesi e associazioni del territorio per stasera. Tra gli artisti ad aderire subito Silvia Gavasso, Veronica di Closing Parade, Le corriere della sera e Phil Reynolds.
Nel corso dell’assemblea, a cui seguirà il dibattito all’interno della sala messa a disposizione dalla comunità, si partirà da “una comunità che si impegna contro la violenza di genere e per destrutturare la cultura della dominanza e prevaricazione“. Tra le voci sul palco quella di Alessandra Dall’Igna, giornalista, sul punto “la violenza di genere: che cosa non funziona nella narrazione dei media”; Chiara Xausa, docente e ricercatrice dell’Università di Bologna su “sradicare la cultura della prevaricazione, comprendere le connessioni della cultura della dominanza, nel genere (uomo/donna) nella geografia (colonialisti occidentali/ paesi colonizzati) e nell’ambiente (dominio distruttivo dell’uomo sulla natura e sulle altre specie). Roberta Zantedeschi, formatrice e scrittrice su “quanto il sessismo utilizzato nel linguaggio quotidiano influenza la violenza di genere?”.
E ancora il Collettivo femminista scledense, “la pratica dell’autocoscienza femminista per decostruire la violenza di genere”, e Marta Rigo, coordinatrice di Engim Veneto a Thiene e psicologa, “educare alla parità, al rispetto e alla reciprocità, per decostruire la cultura della dominanza anche in campo educativo”.