La Coppa Davis è dell’Italia! Storico trionfo azzurro dopo 47 anni
Un sogno che diventa realtà dopo ben 47 anni! L’Italia del tennis torna sul tetto del mondo vincendo la Coppa Davis 2023. Un’impresa gigantesca che certifica la straordinaria crescita del movimento tennistico azzurro. Non c’è stato nemmeno bisogno del doppio, i nostri alfieri a Malaga alzano la prestigiosa “Insalatiera d’argento” battendo in finale l’Australia per 2-0. Sono bastati i primi due singolari. La squadra capitanata da Filippo Volandri apre le meravigliose danze con Matteo Arnaldi che supera Popyrin per 2 set a 1, con i seguenti parziali: 7-5, 2-6, 6-4. Chiude il conto il solito Jannik Sinner che piega de Minaur con un netto 2-0: 6-3, 6-0 e tutti pazzi di gioia per un risultato storico.
Onore a tutti i protagonisti azzurri. Questa è l’Italia di Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli; ovviamente è anche la vittoria di capitan Volandri. Matteo Arnaldi aveva aperto la giornata con un’altra delle sue maratone: due ore mezza di gioco per stendere Alexei Popyrin al terzo set in una partita incredibile, ricca di emozioni. A un certo punto il match sembrava vinto, poi perso, e finalmente ripreso con una forza mentale incredibile. Il fuoriclasse Sinner ha completato l’opera superando per la sesta volta su sei de Minaur.
Gli azzurri di oggi come i moschettieri del 1976. In Cile 47 anni fa, con le magliette rosse per protestare contro il regime fascista del dittatore militare Augusto Pinochet, trionfarono Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Il capitano non giocatore di quella squadra era il mitico Nicola Pietrangeli, oggi presente sulle tribune di Malaga per tifare Italia alla veneranda età di 90 anni. Un autentico spettacolo, emozionante. Merita un plauso anche Matteo Berrettini, che non sta passando un momento facile; ma, come aveva fatto a Bologna, ha scelto di stare in Spagna ad aiutare il gruppo, a spingerlo, a soffrire e a tifare con i moschettieri del 2023 che hanno scritto la storia.
La stella. Scrivere la storia a soli 22 anni non è da tutti: Jannik Sinner c’è riuscito. Il numero 4 del mondo si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle trascinandola verso il trionfo. E dire che l’altoatesino arrivava da una stagione lunghissima e dalle logoranti Atp Finals, condite dall’amarezza della sconfitta in finale contro sua maestà re Novak Djokovic. L’aria di Malaga ha fatto bene a Jannik, il quale, nella semifinale contro la Serbia, si è trasformato nell’uomo da battere per il numero uno del mondo Nole; Sinner capace di annullare tre match-point al re del tennis mondiale, per poi batterlo sia nel singolare che nel doppio. Chapeau.
Altre citazioni speciali. Una per il capitano Filippo Volandri che ha azzeccato quasi tutte le scelte in queste final eight in terra iberica. Poi la magia di “Sin&Son”: Sinner in coppia con lui, Lorenzo Sonego, un altro grande protagonista di questa pagina di storia. Un duo al limite della perfezione nel doppio. Senza dimenticare Matteo Arnaldi che in una sola stagione è stato capace di passare da rookie, cioè da matricola, a uomo di Coppa Davis. Non finisce qui, perchè come Musetti si è scritto sul corpo: il meglio deve ancora venire. Il 21 dicembre la squadra azzurra campione di Davis verrà ricevuta e celebrata al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Balliamo sul mondo!