Quando il paese diventa presepe: torna la magia dell’opera di Diego Pasin
Più che un’opera compiuta è un lungo viaggio che dura ormai da 15 anni quello di Diego Pasin, l’ideatore di uno dei presepi più caratteristici ed originali del Veneto.
Più di 7mila le ore impegnate senza sentire troppo la fatica, l’entusiasmo quasi fanciullesco a dispetto dell’età, la passione certosina di scegliere con cura ogni minimo dettaglio sino a vestire con le sue stesse mani e con il prezioso aiuto della sorella ciascuno dei figuranti che popolano il presepe allestito in uno spazio coperto di oltre 60 metri quadrati all’interno di un vecchio fabbricato rurale a Calvene.
Un grande lavoro fatto di passione e di amore per le sue origini quello dell’artista classe 1948: non solo la classica natività, ma attorno la riproduzione fedele fatta con malta e mattoncini posati uno dopo l’altro degli edifici del suo paese ed in particolare di quella Contrà Maglio dove lui stesso è cresciuto. Un paese vivo, fissato ad un ricordo dei primi anni Cinquanta: dallo storico Mulino della Teodolinda dove ancora scorre l’acqua, all’oratorio di San Marco sino al ponte sull’Astico che unisce la contrada Maglio alle contrade Pralunghi Magan e Ciossi. Scorci fatti di muri in pietra e vecchie finestre, piccole per non far passare il freddo, che raccontano di un passato umile ma orgoglioso: un paese devoto ai suoi santi e capace di non perdere il valore di una memoria collettiva anche grazie al genio creativo di persone come Pasin.
Una poesia non scritta il suo presepe, dove come per ogni artista che si rispetti, trovano posto anche alcune licenze: è il caso del Rifugio Locatelli, che fa bella mostra di sè tra il palazzo del municipio e la Chiesa Santa Maria dell’Annunciazione, un luogo caro ai calvenesi che nella realtà, tra il 1852 e il 1853 seppero ricostruirla interamente dopo che una violenta alluvione aveva spazzato via la vecchia pieve.
La gioia di donare non solo la bellezza di quanto creato, ma anche i proventi delle offerte che i visitatori vorranno lasciare: “Come ogni anno – spiega Diego Pasin – quanto raccolto verrà affidato alle mani di Madre Elisa Valentina Baù, religiosa impegnata in una missione cattolica in Guinea Bissau.
E se finora la rinomanza della natività calvenese è sempre stata all’interno dei confini regionali, basterà attendere la Vigilia di Natale per farla conoscere all’Italia intera: domenica 24 dicembre infatti su RAI1 all’interno dello storico programma di “A sua immagine” condotto da Lorena Bianchetti con la complicità ormai consolidata di Don Marco Pozza, andrà in onda un servizio speciale sul presepe artistico di Contrà Maglio con un’intervista esclusiva allo stesso Pasin.
La fotogallery