Medio Oriente, Onu chiede urgente tregua umanitaria. Leader di Hamas è al Cairo
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede alle parti in conflitto in Medio Oriente di rispettare i loro obblighi verso il diritto internazionale in materia di protezione dei civili, come pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi a Gaza oltre al rilascio immediato di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas. E’ quanto si legge nella bozza finale della risoluzione Onu frutto di un compromesso tra Emirati Arabi e Stati Uniti per fare sì che questi ultimi si astengano dal voto e la risoluzione passi.
Nella conferenza stampa di fine anno il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che la fine del conflitto a Gaza e il ritorno a casa di tutti gli ostaggi sono tra le priorità degli Stati Uniti e il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha confermato che i negoziati per una pausa nei combattimenti tra Israele e Hamas sono molto seri. Il governo Netanyahu afferma che a Gaza ci siano ancora 108 ostaggi vivi e i corpi di altri 21.
Intanto oggi almeno 10 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo messo a segno a Rafah. Fonti locali e giornalistiche parlano dell’uccisione e del ferimento di dozzine di civili palestinesi, la maggior parte dei quali bambini e donne, sarebbe rimasto ferito anche un giornalista dell’emittente del Qatar.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh è arrivato oggi al Cairo per incontrare i funzionari egiziani in merito ai negoziati per una nuova tregua che consenta il rilascio di ostaggi. Haniyeh ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri iraniano durante il quale ha sottolineato apprezzamento alla Repubblica islamica per avere seguito attentamente gli sviluppi nella Striscia di Gaza e ha affermato che Hamas è pronta per un cessate il fuoco duraturo ma che non lo negozierà finché Israele continua ad attaccare la Striscia di Gaza.