“Il nostro tesoro torni a casa”. Appello della giornalista Elisa Santucci dopo il furto delle ceneri del fratello
Un lungo post, scritto e “firmato” da Elisa Santucci, a lungo volto noto della tv locale ed ex sindaco di Monteviale, denuncia un fatto avvenuto fuori provincia di Vicenza ma che riguarda una famiglia e una persona che nel Vicentino ha le sue radici. Nel corso di un furto in abitazione, avvenuto in provincia di Pavia, tra gli altri oggetti trafugati in casa della cognata della giornalista e presentatrice televisiva si annovera anche una cassettina di legno che conteneva le ceneri di Roberto Santucci.
Si tratta del fratello di Elisa, scomparso prematuramente a 63 anni di età nel giugno del 2022 a causa di una grave malattia a decorso fulminante. Lasciando nel lutto, oltre alla sorelle e al resto della famiglia vicentina, la moglie Angela e la figlia. I ladri si sono fatti strada nell’abitazione – in quel momento vuota – nel corso delle festività natalizie recenti, rubando di tutto ma di fatto nulla di così prezioso sul piano del valore economico. Ben diverso, invece, su quello affettivo.
“La cassettina conteneva davvero un tesoro inestimabile – scrive la giornalista nel suo post che vale anche come un appello affinchè venga restituita – ma non quello che avevate immaginato. Si, perché, in quel bauletto che avete arraffato, insieme ad altri oggetti di valore più che altro sentimentale, c’erano le ceneri di mio fratello, che un tumore fulminante al fegato ci ha portato via, un anno e mezzo fa, a neppure 64 anni. Una persona incredibile, intelligente, ironica, premurosa, divertente e sensibile. Uno che, dopo essersi perso e ritrovato in gioventù, aveva deciso di dedicare la vita ad aiutare altri a ritrovare e ricostruire la propria, di vita, a ritrovare speranza e un futuro. Al servizio degli altri, dei più fragili”.
Elisa Santucci evidenzia come tutto ciò che è stato portato via nel blitz criminale non abbia portato a incamerare oggetti di alto valore, tra cui la fede di nozze, altro ricordo dal valore incalcolabile per la moglie del compianto “Roby”, come viene affettuosamente chiamato e ricordato. Le ceneri si trovano in casa della famiglia su espresso desiderio della persona defunta, anche questo “spezzato” dall’avidità della banda di malviventi autrice del furto. “Non c’è religione, compassione, sentimento, coscienza in chi sceglie di vivere portando via i ricordi e le vite degli altri. Ma le ceneri di una persona che non c’è più? Ecco, io credo che quello segni un limite. La giustizia terrena magari non arriverà mai, (anche se io sono convinta di sì: è solo questione di tempo, di statistica, prima o poi, vi beccheranno), ma la giustizia celeste, quella cosmica, il karma, chiamatelo come vi pare, ne sono certa, il conto ve lo presenterà. Non una punizione, ma un conto da pagare, per chi viola quel confine tra terra e spirito, sì”.
Nella conclusione del messaggio, la porte più struggente, che ha portato decine di amici e conoscenti della giornalista vicentina a condividere il post, oltre che a esprimere attraverso i commenti sia solidarietà che sdegno nell’apprendere quanto accaduto a Pavia, ma con un “laccio al cuore” a Vicenza e dintorni. “Noi sappiamo che Roby non è là dentro – scrive Elisa in riferimento alla cassetta con le ceneri -, lui è nel raggio di sole del mattino, nei nuvoloni carichi di pioggia, nel vento all’improvviso, perfino nella nebbia che sale all’imbrunire. Roby è nel silenzio dei campi e delle montagne, nello scrosciare delle onde in riva al mare, nella musica che esce dalla radio, in una risata che scoppia all’improvviso; è negli occhi. Attorno a noi, fuori di noi, dentro di noi, sempre con noi. E nessuno ce lo potrà mai portare via. Ma speriamo comunque che, in qualche modo, il NOSTRO TESORO torni a casa”.