Incidente in seggiovia, 6 gli indagati. Dopo le fratture il bimbo si avvia alla riabilitazione
Il fascicolo dell’inchiesta sull’incidente di domenica sugli impianti di sci delle Melette, a Gallio sull’Altopiano di Asiago, riporterebbe i nominativi di 6 persone in quanto soggetti indagati dalla Procura di Vicenza. Si tratterebbe di dipendenti e collaboratori del centro per gli sport invernali di località Busafonda-Ongara, tra questi dei maestri di sci. I loro nomi non sono noti al pubblico, in attesa del completamento delle fase preliminare delle indagini e degli avvisi da parte del pm Pinna, specificando che in questi casi si parla di atti dovuti. Ipotesi di reato, per tutti, consiste nelle lesioni (colpose) gravi.
L’incidente sulle nevi è avvenuto intorno al mezzogiorno di domenica 14 gennaio. Il piccolo sciatore veronese – ha 6 anni e risiede con la famiglia a San Bonifacio -, stava utilizzando la seggiovia quando è improvvisamente precipitato al suolo, scivolando dal sedile. Altezza stimata in 7/8 metri. L’impatto sulla neve ha certo attutito in parto le conseguenze della caduta verticale, ma non il verificarsi di fratture multiple al bacino e agli arti, a un femore in particolare. Il bambino stava partecipando a una giornata sulla neve con corso di sci.
Dopo il ricovero d’urgenza con l’ausilio di un elicottero del 118 dall’Altopiano di Asiago al San Bortolo di Vicenza, il bambino è stato sottoposto a due interventi ortopedici per ridurre le brutte fratture. Tutto questo mentre i Carabinieri di Asiago iniziavano subito a raccogliere testimonianze utili tra i presenti – turisti, sciatori e personale a vario titolo delle “Melette” – e acquisire i filmati di sorveglianza dell’area ad alto afflusso di persone nel week end. Nei giorni successivi all’incidente, è emersa la presenza di un ragazzo di 16 anni a fianco del bimbo precipitato e il possibile malfunzionamento o il mancato aggancio del meccanismo a sbarra orizzontale di sicurezza che avrebbe dovuto impedire all’utente di scivolare.
Secondo le prime risultanze dei video e in base alle rassicurazioni da parte dei portavoce dell’impianto invernale in alcune interviste sui media locali, non sarebbero state riscontrate anomalie evidenti nel meccanismo del sedile mobile. Circostanza che, se puntualmente verificata, oltre a escludere l’ipotesi del guasto meccanico porterebbe a concentrare le domande inevase su cosa sia accaduto mentre la seduta di trasporto era sospesa in aria.
Probabilmente, non appena possibile, sarà sentito anche il bimbo infortunato per far piena luce. Nel frattempo, dopo lo spavento e le prime ore di incognite, il piccolo paziente si avvia a lasciare il letto di ospedale per iniziare la prima fase d riabilitazione.