Israele a VicenzaOro “con le mani grondanti di sangue”. 5 fermati per gli scontri della mattina
Cinque gli attivisti fermati e dieci poliziotti che hanno riportato ferite lievi, mentre non è dato a sapere se e quanti siano i feriti da parte dei manifestanti. E’ questo il bilancio di una giornata ad alta tensione a Vicenza, dove nel secondo giorno di VicenzaOro è andata in scena la doppia protesta dei centri sociali (questa mattina) e della comunità palestinese veneta e associazioni per la pace provenienti da tutto il Veneto (nel primo pomeriggio).
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Il corteo pro-Palestina del pomeriggio
La manifestazione del pomeriggio ha visto la partecipazione di quattromila persone (per la Questura) ed è partita dalla stazione Fs e si è snodato lungo corso San Felice. Al corteo si è unito anche il gruppo degli attivisti del Bocciodromo, protagonista con gli altri centri sociali del Nordest della manifestazione, finita in scontro con la polizia, di questa mattina. Durante il corteo pomeridiano, caratterizzato dalla bandiere palestinesi, ci sono stati slogan e cartelli contro Israele, Stati Uniti e il mondo dell’informazione. Numerosi gli inviti a boicottare il settore della lavorazione del diamante, strategico dell’economia israeliana. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine, ma l’iniziativa si è svolta in modo pacifico.
Gli esiti degli scontri
A ricostruire i fatti avvenuti in via Arsenale questa mattina è una nota stampa della Questura di Vicenza, giunta nelle redazioni in serata. Il Questore di Vicenza aveva impartito specifiche prescrizioni, vietando l’avvicinamento al quartiere fieristico, ma ciò nonostante i dimostranti (circa 700), hanno deviato dal percorso prescritto, dirigendosi volutamente contro le forze dell’ordine, cercando di forzare il cordone di polizia.
“E’ stato quindi necessario respingerli più volte, tanto da rendere poi opportuno l’ausilio dell’idrante, riuscendo definitivamente a disperderli, evitando ulteriori scontri fisici” spiega il comunicato, per il quale, nel frangente, “ben dieci appartenenti alla Polizia di Stato (nove del Reparto Mobile di Padova e una della Digos di Venezia) sono stati lievemente feriti, facendo ricorso a cure mediche”.
Il sindacato di polizia Fsp (ex Ugl) ha parla di “attentato gravissimo, un’aggressione preordinata e ordigni modificati con schegge metalliche”, ma la Questura non ne parla minimamente.
La nota spiega anche che sono stati cinque i dimostranti sono stati immediatamente identificati sul posto ed insieme a numerosi altri, al termine del lavoro dei competenti uffici investigativi, saranno a breve denunciati all’autorità giudiziaria. Circa quattromila, per la Questura, i partecipanti alla manifestazione colorata e pacifica del pomeriggio, organizzata dalla comunità palestinese del Veneto e che è rimasta ad “opportuna distanza dal plesso fieristico”.
Il Questore di Vicenza, Dario Sallustio, alla fine dei servizi svolti dalle forze dell’ordine, ha voluto esprimere “un sincero riconoscimento alla professionalità dimostrata dai funzionari e dal personale della Questura e dei Carabinieri, dai reparti mobili di Padova, Milano e Bologna, dal Battaglione dei Carabinieri di Mestre, dai baschi verdi e dal reparto aeronavale della Guardia di Finanza, tutti impegnati negli articolati servizi di ordine pubblico”. Nel pomeriggio, il ministro dell’Interno ed il capo della Polizia hanno contattato telefonicamente il Questore per esprimere la loro vicinanza e sentito apprezzamento per l’attività svolta e la professionalità evidenziata.