La nuova versione dei fatti incastra una banda di giovani sbandati bassanesi
Lo rapinarono del portafoglio e lo picchiarono lo scorso gennaio, minacciadolo con una pistola, in un parco a Tezze sul Brenta. Un episodio realmente violento accadde in quell’occasione, ma la refurtiva in realtà consisteva in una dose di marijuana che faceva gola ad un gruppo di tossici della zona. Le percosse costarono otto giorni di prognosi ad un 20enne di Cartigliano, una volta ristabilitosi subito messo alle strette dai carabinieri di Bassano del Grappa che evidentemente avevano intuito la “torbidità” della vicenda raccontata. Si trattò, secondo la ricostruzione a posteriori, di una sottrazione perpetrata nei ranghi di un giro di sbandati dediti all’uso di droghe leggere. Anche se le conseguenze dell’atto incriminato, stavolta, rischiano di rivelarsi assai pesanti.
La versione della giovane vittima, che denunciò il fatto giocoforza viste le cure ricevute al pronto soccorso, non aveva convinto del tutto i militari. Tanto da dare luogo a una serie di accertamenti sulle frequentazioni del 20enne, che in ogni caso raccontò il vero almeno riguardo al pestaggio, come da referto medico (trauma cranico e ferita da taglio ad un labbro). Meno veritiera la parte in cui lamentava il furto del portamonete e di altri effetti personali.
I sospetti degli appuntati bassanesi, già a conoscenza del soggetto quale assuntore di stupefacenti, hanno appurato la frequentazione di una cerchia di conoscenti abitualmente dedita al consumo di droghe leggere. Un nuovo incalzante interrogatorio avrebbe infine fatto luce sulla vicenda, chiarendone i lati bui. Superata l’iniziale reticenza, la nuova versione offerta dal giovane di Cartigliano ha confermato che l’oggetto del desiderio da parte degli ignoti delinquenti era un modico quantitativo di marijuana in suo possesso, di cui si era vantato con alcuni amici, attirando incautamente le attenzioni dei famelici consumatori seriali di sostanze stupefacenti.
I carabinieri hanno potuto così ricostruire compiutamente gli eventi, identificando i sei autori della rapina aggravata, tutti giovani del territorio bassanese fra i 17 e i 20 anni. Nel corso di una serie di perquisizioni effettuate nella giornata di ieri è stato rinvenuto un modello artigianale di pistola, una replica di revolver, priva del tappo rosso (utilizzata verosimilmente per la rapina) e inoltre modiche quantità di marijuana ed hashish. Quanto basta per segnalare alla prefettura di Vicenza sia i denunciati che la parte offesa dalla rapina quali assuntori di stupefacenti. Continuerà il suo corso, invece, la denuncia per lesioni.