Mediatori immobiliari senza licenza: agenzia “sotto torchio”, sanzioni per 50 mila euro
Lavoravano in 9 come mediatori del settore immobiliare a Vicenza e provincia per conto di un’agenzia, ma senza averne titolo. Ne sono convinti gli ispettori della Guardia di Finanza del capoluogo berico, che stamattina hanno diffuso la notizia della denuncia e delle sanzioni dirette a più collaboratori di un’attività di compravendita di immobili, per un ammontare variabile che sarà determinato al termine delle indagini, tutt’ora in corso.
Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle vicentine sono finite tre filiali di una stessa agenzia, andando a verificare la posizione di lavoro di tutti i collaboratori effettivi. In ben 9 casi, quindi, al termine degli approfondimenti sui titoli professionali e licenze, sono emerse delle figure “abusive” o comunque non del tutto in regola per esercitare nel settore immobiliare. Si parla di 45 mila euro di multe.
Nel dettaglio, come si legge nella nota esplicativa fornita dal comando provinciale della guardia di finanza di Vicenza, i nominativi degli agenti impiegati non sono risultati iscritti al Registro delle Imprese Rea, come impone invece la normativa dei categoria. La mancanza della qualifica richiesta e, quindi, “degli specifici requisiti morali e professionali quali, tra gli altri, l’assenza di condanne per determinati reati ovvero di provvedimenti antimafia, la frequentazione di un corso di formazione specifico e il superamento di un apposito esame a cura della locale
Camera di Commercio”, configurano le nove figure come abusive e passibili di multe.
A fronte della giustificazione opposta di trattarsi di semplici procacciatori d’affari, il gruppo di Guardia di Finanza ha fornito testimonianze di clienti, contenuti di e-mail e agende di appuntamenti in formato digitale che in solido dimostrerebbero la condotta scorretta e quindi passibili di denunce e sanzioni pecuniarie. Di fatto, quindi, queste figure avrebbero svolto attività di intermediazione senza abilitazione alcuna, incontrando clienti, facendo visionare alloggi e intrattenendo rapporti di lavoro con altri “colleghi.
Per ciascuno tra gli 8 collaboratori “pescati” in fallo per la prima volta dai finanzieri del 117 la sanzione prevista per legge va dai 7.500 ai 15 mila euro, con possibilità di “scontarla” a 5 mila euro (sempre ciascuno) se corrisposta entro 60 giorni dalla notifica. In caso di mancato rispetto del termine, però, si potrà arrivare a 135 mila euro, il triplo. Per uno tra loro, invece, considerata la condizione di recidivo, la sanzione va da un minimo di 10 a una massimo di 50 mila euro, con la denuncia per esercizio abusivo della professione.
Inoltre, è stata inoltrata dal Comando della Finanza una segnalazione particolareggiata in merito alle indagini anche alla Camera di Commercio di Vicenza, ente competente per la vigilanza per le agenzie immobiliari attive in provincia, per l’eventuale adozione di ulteriori provvedimenti disciplinari a carico dei dirigenti in capo delle filiali, che rischiano fino la sospensione degli affari.