Dopo la presentazione della candidatura a sindaco di Schio di Cristiano Eberle con la sua associazione “Una nuova trama” la scorsa settimana (“civico e trasversale”, dice lui, ma che per i supporti annunciati si colloca nel campo progressista), si scalda subito la campagna elettorale. Oltre a Eberle al momento è confermata (anche se ancora non c’è stato un momento ufficiale di presentazione) la candidatura, in continuità con l’amministrazione uscente del sindaco Valter Orsi, della sua “vice”, Cristina Marigo.
E proprio ieri il primo cittadino, oscurando un po’ (a dire il vero) la “sua” candidata, ha messo un bel po’ di pepe, pubblicando sui social una “lettera aperta al candidato Sindaco trasversale”, nella quale punta il dito contro il “civismo” di Eberle ed evidenziando quello che, a suo dire, sarebbe il legame di Eberle con gli “apparati dei partiti”, in particolare il Partito Democratico.
“Eberle rispetti i cittadini”
“Mi risulta – sottolinea Orsi – che diversi incarichi pubblici che hai ricevuto siano arrivati per nomina di illustri rappresentanti del Pd, come quando Achille Variati ti nominò a presidente del consiglio di amministrazione di Svt, oppure la recente nomina a membro del CdA di Veneto Sviluppo, arrivata dalle indicazioni del gruppo consigliare regionale del Pd. Nomine importanti che premiano sicuramente la tua professionalità, ma sono e rimangono nomine partitiche e dai partiti arrivano le indicazioni. Due nomine da un partito sono un indizio”.
Orsi ricorda anche come, fra i contributi ricevuti per le campagne elettorali 2020 dall’allora candidato al consiglio regionale Giacomo Possamai (ora sindaco dem di Vicenza), i media ne abbiano segnalato uno da dieci mila euro dell’associazione sportiva Schio Nuoto, di cui Eberle è presidente. “Non metto in dubbio che una Società privata possa utilizzare come meglio crede le proprie risorse – afferma Orsi – ma qualche dubbio etico ce l’ho, anche perché era ancora periodo Covid e come Amministrazione Comunale abbiamo applicato delle agevolazioni sui canoni per la concessione che avete in gestione”.
Orsi contesta anche altro a Eberle: “L’unica cosa che risulta molto chiara è che ti schieri contro l’Amministrazione uscente, quindi non risulta neppure vero quando dici che sei aperto a tutti, ma tutti chi? Vuol dire che non accetterai simboli di partito a tuo supporto o solo quelli che ad oggi sono all’opposizione in Consiglio Comunale? Vedo infatti che alcune persone che col centrosinistra non pigliano molto hanno aderito all’Associazione che hai fondato, e questo ti porta alla trasversalità che non è cosa di cui vergognarsi, ma non basta per dire di essere un candidato civico”.
“Presentarsi per governare una Città – conclude il primo cittadino di Schio – è una scelta importante che deve partire da alcuni principi per me imprescindibili, in primis deve esserci il rispetto nei confronti di coloro a cui ci si propone, non è un delitto essere un uomo di apparato e non c’è nulla di cui vergognarsi; dirsi civico e slegato dalle ideologie e non esserlo, invece, è un primo passo sbagliato nei confronti dei cittadini”. “L’invito che ti porgo, perché amo tantissimo questa Città, è di rispettarla; se i cittadini ti dovessero indicare alla guida di Schio devi sempre dir loro le cose come stanno, nella massima trasparenza, anche se a volte non è quello che qualcuno vorrebbe sentirsi dire, ma ti assicuro, lo apprezzeranno molto, perché i politici alla vecchia maniera la gente non li sopporta più e, devo dire che la nostra gente merita di più”.
La risposta di Eberle
A stretto giro, sempre sui social, è arrivata la risposta del candidato sindaco presidente di “Una nuova trama”. “Giovedì – scrive il Eberle – mi sono presentato per quello che sono: una persona libera che senza preconcetti ha scelto di mettersi al servizio della nostra città. Ho detto, e te lo confermo, che non amo le ideologie. Ma questo non vuol dire non avere idee e valori. Che per quanto mi riguarda sono profondamente radicati nella Costituzione nata dalla Resistenza e nell’interpretazione quotidiana che ne dà il Presidente Mattarella”.
“Ho dedicato una parte della mia vita – aggiunge Eberle – a impegnarmi per seguire e portare avanti valori forti in cui credevo, e proprio per questi valori ho scelto di mettermi in gioco: la solidarietà sociale, una visione aperta della società, un’idea di dinamismo economico arricchita da contenuti etici. Tutto quello che ho costruito con fatica negli anni, l’ho fatto con le mie sole forze, non dipendo da nessuno, se non da mia moglie e dai miei figli. Gli appunti che mi muovi sugli incarichi che ho ricoperto, mi sembrano sintomi di un inspiegabile nervosismo. Innanzitutto un modo singolare di interpretare la gestione della cosa pubblica: mettendo in dubbio la mia indipendenza vuoi fare intendere che le persone che hai nominato tu in questi anni non siano persone autonome ma dipendano, e siano vincolate, a te? Non voglio crederlo”.
“Per me civismo – sottolinea la risposta – vuol dire anche questo: se diventerò sindaco, mai farò una nomina basandomi sulla fedeltà piuttosto che sul merito. E permettimi di aggiungere, per evitare qualunque dubbio: mai mi farò dettare le nomine dai partiti. Sceglierò io dopo aver consultato la mia squadra, e sceglierò il meglio per Schio. Mi accusi di aver sostenuto alle elezioni regionali Giacomo Possamai: non lo nascondo, perché per le persone e per le battaglie in cui credo, ci sono e ci metto la faccia“. “Spero che i prossimi mesi di campagna elettorale – conclude Eberle – siano una bella occasione per la nostra città. Questo dipenderà molto da come tutti i candidati, ma anche tu Valter, decideranno di portarla avanti. Confrontiamoci, attacchiamoci, litighiamo: io sono pronto. Ma facciamolo sulle nostre idee per Schio. Alla fine, è tutto ciò che conta”.