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Jannik Sinner nella storia: conquista gli Australian Open battendo con una strepitosa rimonta il russo Daniil Medvedev con i parziali di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4 6-3 dopo quasi quattro ore di gioco. Un’impresa storica quella di Sinner, che diventa il terzo italiano a trionfare in uno dei quattro tornei più importanti al mondo in campo maschile, interrompendo un digiuno che durava da 48 anni, dal successo di Panatta al Roland Garros del 1976. Nessun azzurro si era imposto a Melbourne: per Sinner è l’11° trionfo della carriera e sicuramente il più importante.
Le prime dichiarazioni di Sinner. ” “Sono orgoglioso, è una vittoria speciale in un torneo speciale. Mi sono sentito a casa mia. Grazie ai miei genitori per avermi dato libertà di scelta. Ho cercato di allungare il match, sapevo che Daniil era stanco. Ho spinto sempre, la partita è girata nel 3° set. Ora devo sedermi e godermi queste emozioni”.
I complimenti all’avversario: “Voglio fare i complimenti a Medvedev, ha giocato in maniera eccezionale. Ogni incontro mi rende un giocatore più forte, è stato fantastico in questo torneo. Auguro a lui di vincere questo trofeo un giorno. Devo ringraziare il torneo e tutti coloro che rendono l’evento speciale. È fantastico giocare qui, a casa mia sta nevicando. È stato un torneo incredibile, è una vittoria speciale. Con il mio team cerchiamo di migliorare e capire le varie situazioni, mi capiscono e non è sempre semplice. I tifosi sono stati eccezionali, mi sono sentito a casa. Sono 15mila persone ma sembrano molte di più. Auguro a tutti i bambini di vivere questo sogno e di avere la possibilità di scelta che mi hanno dato i miei genitori. È tutto, ci vediamo il prossimo anno”.
Le parole di Medvedev: “Congratulazioni Jannik: sei cresciuto molto, hai lottato e stai vincendo tanti tornei. Te lo sei meritato. Sono certo che questa non sarà la tua ultima finale Slam. Ci stiamo incontrando in diverse finali, io cercherò di vincere la prossima. Complimenti perché l’hai meritato”.
I complimenti dal mondo dello sport a quello della politica. Il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Da oggi, più che mai, nel Pantheon dei Miti intramontabili del tennis azzurro e mondiale. Uno stratosferico Sinner è il re dell’AusOpen dopo una maratona di speranza, sofferenza ed emozione, trasformata in gioia incontenibile. Un italiano torna a vincere uno Slam quasi 48 anni dopo l’ultimo successo firmato da Panatta: è storia da applaudire, vivere e proiettare all’infinito per scrivere nuove pagine di gloria. Complimenti, Jannik. A te, al tuo staff, alla Federtennis. Sei un’eccellenza che coniuga il talento all’applicazione, la consapevolezza all’umiltà. Siamo tutti Sinner. Orgogliosi di te!”. Angelo Binaghi, presidente della Fitp: “Questa è la più grande soddisfazione. A Sinner dirò che ho una grande fortuna a essere presidente in un momento nel quale il tennis italiano esprime il meglio di quanto espresso nella storia, grazie a un autentico fenomeno. C’è un filo rosso tra la scomparsa di un campione, dentro e fuori dal campo come Gigi Riva, e l’esplosione di Jannik. Credo ci siano grandi similitudini tra i due, non solo per le prestazioni che hanno fornito ma per i principi e i valori che hanno profondamente e che trasmettono al nostro Paese”.
Non poteva mancare il commento del grande Nicola Pietrangeli a LaPresse: “Ora diranno tutti ‘l’avevo detto, lo sapevo e lo dicevo’. Sono giorni che dico che ormai è lui, Jannik Sinner, l’uomo da battere, come il pistolero del ‘far west’ che è ricercato. Medvedev ha giocato i primi due set a un livello sovraumano. Poi si è giocata un’altra partita e tra i due giocatori ha vinto il più forte. A Jannik non posso che dire bravo. Faccio le congratulazioni al nostro presidente federale perché adesso l’Italia è il numero uno al mondo di tennis. Abbiamo vinto la Coppa Davis e uno slam dopo 48 anni. Vogliamo ancora parlare degli altri Paesi?”.
La premier Giorgia Meloni: “Jannik Sinner scrive oggi una nuova pagina di storia che ci rende orgogliosi. Per la prima volta, l’Italia conquista lo slam australiano. Un’impresa memorabile degna di un vero campione”.