Smog, il punto di Arpav dopo le rilevazioni aggiornate. In Veneto ieri 6 “zone rosse”
Il clima anomalo di questi giorni invernali, complice l’alta pressione e il condensarsi della nebbia, non contribuisce a migliorare la qualità dell’aria. L’inquinamento atmosferico a Vicenza e in provincia dunque persiste, con i livelli di Pm10 ad avvicinarsi alla soglia nei giorni scorsi, mantenendo comunque il “livello arancione”.
A renderlo noto è l’Arpav Veneto dopo le ultime rilevazioni nell’aria, ripresa anche dal Comune di Vicenza. Manca all’appello la pioggia per “pulire” l’aria dalle polveri sottili, precipitazioni d’acqua che le previsioni meteo vedono ancora molto in lontananza.
Intanto a Vicenza città il prolungamento del livello arancione, con limitazioni al traffico di veicoli, è prolungato fino a domani compreso, 31 gennaio. “Il persistere della stabilità atmosferica si è consolidato nel corso della settimana scorsa – si legge nella nota Arpav relativa a lunedì – e ha portato al superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10in gran parte delle centraline di pianura. Infatti un promontorio anticiclonico, in espansione sul Mediterraneo occidentale, sta mantenendo sul Veneto tempo stabile, senza precipitazioni”.
Nel fine settimana appena trascorso, una lieve attenuazione dell’inversione termica, dovuta al temporaneo ingresso di aria un po’ più fredda in quota e la deposizione umida attuata dalle nebbie, localmente persistenti, hanno favorito una diminuzione delle concentrazioni di polveri sottili che, in diversi casi, nella giornata di ieri, sono scese al di sotto del valore limite giornaliero. Nei prossimi giorni si riaffermerà, in maniera decisa, l’influenza dell’anticiclone sul Mediterraneo: il tempo resterà stabile con condizioni poco dispersive, e, per quanto potranno esserci lievi mitigazioni all’accumulo di polveri legate alla deposizione umida in condizioni nebbiose, sono previsti ancora diffusi superamenti del valore limite del Pm10 e l’episodio di accumulo non può quindi considerarsi concluso.
Ciò ha portato al mantenimento del livello di allerta 1 (arancio) nelle 12 aree in cui ieri le concentrazioni sono scese sotto il limite giornaliero, mentre viene attivato il livello di allerta 2 (rosso) nelle 6 aree in cui il calo delle concentrazioni di ieri non è stato sufficiente per arrivare al di sotto del valore limite di 50 µg/m3 (microgrammi al metrocubo). Elenco delle 6 aree al livello di allerta 2 (rosso): Treviso, Venezia, Verona, San Bonifacio, San Donà di Piave, Chioggia. Elenco delle 12 aree al livello di allerta 1 (arancio): Padova, Vicenza, Legnago, Castelfranco Veneto, Mirano, Cittadella, Adria, Badia Polesine, Este, Monselice, Piove di Sacco, Rovigo. Restano al livello di allerta 0 (verde) le altre aree, cioè Bassano, Schio, Belluno, Feltre, Conegliano Veneto, Mansué e Cinto Euganeo.