Veneto secondo in Italia per le morti sul lavoro. Vicenza la provincia meno pericolosa
“Il Veneto ha concluso il 2023 al secondo posto sul triste podio per numero di infortuni mortali sul lavoro. Ciò nonostante non è una delle regioni a maggior rischio, dal momento che l’incidenza degli infortuni mortali, ossia il numero di vittime ogni milione di occupati, è in linea, anzi di poco inferiore, rispetto a quella nazionale. Una sorta di buona notizia a livello regionale che, purtroppo, non è confermata in tutte le sue province”. Questo il primo commento di Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, all’ultima indagine del 2023 elaborata dal proprio team di esperti.
“Infatti, analizzando i dati pesati sulla popolazione lavorativa si scopre che alcune province presentano un rischio di infortunio mortale sul lavoro superiore alla media nazionale. In particolare, le province a maggior rischio risultano essere Verona e Belluno, che si trovano in zona rossa. Vicenza continua invece ad essere l’unica provincia del Veneto in zona bianca, con un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto inferiore rispetto alla media nazionale”.
Il rischio di morte in Veneto, provincia per provincia
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona gialla, quella in cui è entrato il Veneto a fine agosto 2023, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. E a fine dicembre 2023, il rischio di infortunio mortale in Veneto (33,6 morti per milione di occupati) risulta di poco inferiore alla media nazionale, pari a 34,6.
Per quanto riguarda le incidenze nel dettaglio in regione, si scopre che Verona e Belluno sono le uniche province venete a trovarsi in zona rossa con un’incidenza rispettivamente di 60,2 e 57,1 e sono seguite in zona gialla da Treviso (34,4), Rovigo (32,3), Venezia (26,8) e Padova (26,6). In zona bianca Vicenza (13,0).
101 decessi nel 2023
Sono 101 i decessi da gennaio a dicembre 2023 (contro i 113 del 2022): 72 quelli rilevati in occasione di lavoro (2 in meno dello scorso anno) e 29 quelli in itinere (10 in meno del 2022). Il più elevato numero di decessi si è verificato in provincia di Verona (32). Seguono: Venezia con 20 vittime, Treviso (17), Padova (14), Vicenza (10), Belluno (5) e Rovigo (3).
E anche quando si osserva la graduatoria degli infortuni mortali in occasione di lavoro (quindi esclusi quelli andando e tornando dal lavoro, ossia in itinere), è sempre Verona ad indossare la maglia nera con 25 decessi. Seguono: Treviso (13), Padova (11), Venezia (10), Belluno e Vicenza (5) e Rovigo (3).
Il Veneto, poi, è secondo in Italia per numero di vittime totali dopo la Lombardia (172) ed è terzo per decessi in occasione di lavoro sempre dopo la Lombardia (133) e la Campania (75).
Sono 69.643 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 585.356. Vale a dire circa l’11,9% di quelle rilevate a livello nazionale.
Flessione nelle denunce di infortunio
A fine 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite del 17% rispetto alla fine di dicembre del 2022: erano 83.885 e ora sono 69.643. Un decremento questo, dovuto quasi esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche degli infortuni connessi al Covid.
La manifattura il settore più colpito
Le attività manifatturiere, alla fine del 2023, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (13.673). Sono seguite da: costruzioni (4.292), sanità (3.895), commercio (3.819) e trasporti e magazzinaggio (3.595).
A Verona il più elevato numero di denunce totali
Ed è sempre la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (14.132), seguita da: Vicenza (13.457), Padova (13.200), Treviso (12.301), Venezia (11.700), Belluno (2.604) e Rovigo (2.249).
Infortuni per genere, nazionalità e età: le statistiche
Sono 23.183 le denunce di infortunio totali (sul lavoro e andando o tornando dal lavoro) delle donne lavoratrici e 46.460 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono state 17.834 (11% del relativo dato nazionale), mentre quelle dei lavoratori 40.380 (12% del dato nazionale). Le denunce dei lavoratori stranieri sono 18.241 (15.234 in occasione di lavoro, ovvero il 15% del relativo dato nazionale). Le denunce di infortunio fino a 14 anni sono 5.151, ovvero il 7,4% del totale degli infortuni dei lavoratori veneti.