Sicurezza sul lavoro, arriva la patente a punti per imprese e autonomi
Dopo l’ennesima tragedia sul lavoro, a Firenze, arriva la nuova stretta del governo. Dal 1 ottobre 2024 arriverà infatti la patente a “crediti”. Il nuovo strumento è previsto nella bozza del decreto Pnrr, oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri e già bocciato da Uil e Cgil, dopo l’incontro in mattinata tra Governo e sindacati.
A possedere la patente – rilasciata in forma digitale dall’Ispettorato nazionale del lavoro in base a determinati requisiti – dovranno essere le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili. La patente parte da 30 crediti e permette di lavorare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. Dalla patente potranno essere decurtati: 20 punti in caso di morte del lavoratore, 15 punti per un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, 10 punti per un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di 40 giorni. I crediti “possono essere reintegrati” dopo aver frequentato i corsi di aggiornamento sulla sicurezza sul lavoro. Previste multe da 6mila a 12mila euro per le imprese che continuano a lavorare con meno di 15 crediti.
Tra le novità, annunciate dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, c’è anche quella di reintrodurre il reato di “interposizione illecita di manodopera”, cioè i casi in cui la manodopera viene somministrata senza un regolare contratto di appalto o regolare distacco del personale. Previsto, inoltre, l’arrivo di 766 ispettori del lavoro.
Scettici i sindacati. All’incontro tra governo e parti sociali sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, critica il metodo adottato. Parla di “risposte parziali e senza le necessarie coperture economiche”. E attacca: “Di chiacchiere ne abbiamo le tasche piene”. Gli fa eco la Cgil che parla di strumento insufficiente e rilancia la mobilitazione. Voce fuori dal corso la Cisl che parla di confronto positivo.