Pronta YouPol, l’app per opporsi a spaccio e bullismo: filo diretto con la polizia di stato
Sentinelle “armate” di smartphone, il cui uso fra i banchi di scuola, per una volta, sarà non solo consentito, ma anche lecito e perfino consigliato. Operativa da ieri una nuova applicazione digitale che permetterà, con un paio di click, di inviare segnalazioni – anche anonime – alla questura di Vicenza per denunciare atti di bullismo, prevaricazione e inoltre scambi di sostanze stupefacenti dentro e fuori dalle scuole. Addio agli sms ormai vetusti e poco utilizzati dai giovani, benvenuto invece all’app YouPol, nuovo strumento informatico messo a disposizione e in rete dal corpo della polizia di stato, con il questore berico Giuseppe Petronzi a presentarne finalità e funzioni.
Dopo una fase pilota che ha coinvolto inizialmente solo i capoluoghi di regione, durata sei mesi, il riscontro – circa 50 mila le segnalazioni raccolte e 118 mila utenti ad aver scaricato l’applicazione – è stato ritenuto positivo: chiusa la parentesi di sperimentazione e via libera ad un progetto che si ramifica su tutto il territorio italiano. Vicenza e provincia compresi, a partire da ieri, 15 maggio 2018. “La polizia di stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi – spiegano dalla centrale di via Mazzini in città – con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza”.
Occhio che l’utilizzo della nuova app per smartphone non è da intendersi riservato ai soli studenti o adolescenti ma, anzi, rivolto a tutti i cittadini. Una nuova frontiera della lotta al sopruso intanto si apre, proprio in un humus come quello da cui alimenta il cyberbullismo, vale a dire attraverso il moderno uso del web e tecnologie derivate. Sarà l’utente a decidere se registrarsi fornendo o meno la propria identità per accedere alle diverse funzioni disponibili a seconda della scelta (chiamate di emergenza, invio di contenuti multimediali, geolocalizzazione): ogni segnalazione verrà raccolta e vagliata dalla sala operativa della questura. Con la possibilità di interagire direttamente attraverso una chat in tempo reale.
A scongiurare i buontemponi e in generale il pericolo di false comunicazioni “coperte” solo in apparenza dall’anonimato, da ricordare che attraverso l’indirizzo IP le forze di polizia possono risalire al telefonino utilizzato e dunque al proprietario. Un deterrente sufficiente- questo è quello che ci si augura – a scoraggiare mistificatori, balordi e irresponsabili.
“YouPol – fa sapere la questura berica attraverso la propria pagina ufficiale – nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita perchè abbiamo bisogno di persone sempre più consapevoli e che si facciano partecipi del sistema sicurezza”. Un nuovo tassello più al passo con i tempi, utile sia in fase di prevenzione che di successivo intervento sui casi oggetto di segnalazioni.
Applicazione disponibile sui consueti canali di download come Apple Store e Play Store.