Governo. Bozza del contratto choc. Di Maio tranquillizza: è stato cambiato
Oggi potrebbe essere la resa dei conti per la costruzione di un programma di governo tra M5S e Lega. Il movimento Cinque stelle conta di chiudere oggi. Lo ha annunciato il capo politico di M5s, Luigi Di Maio, lasciando ieri Montecitorio. Riunione anche stamattina del tavolo tecnico per definire i punti delle trenta pagine messe già nero su bianco.
Intanto è bufera su una delle bozze del contratto di governo giallo-verde. L’Huffington Post ha diffuso un documento di 39 pagine redatto la mattina del 14 maggio, all’indomani della due giorni di riunioni al Pirellone. Nel testo spicca l’impegno di chiedere alla Bce la cancellazione di titoli di Stato per 250 miliardi di euro e l’inserimento di procedure tecniche specifiche per l’uscita dall’euro.
Di Maio frena e dichiara che la bozza pubblicata ieri sull’Huffington Post è stata già cambiata. “E’ una bozza vecchia e superata”, precisano M5S e Lega. In particolare miglioramenti sono stati apportati su debito, euro, immigrazione e beni comuni. I due partiti integrano la loro precisazione diffondendo il loro punto sull’Europa. Nessuna ipotesi di uscita dall’euro ma “l’impianto di governance economica Ue (dal patto di stabilità e crescita al Fiscal Compatc), basato sul predominio del mercato e sul rispetto dei vincoli stringenti, deve essere ripensato insieme ai partner europei e assieme alla politica monetaria”, si legge nel documento diffuso a fine giornata. L’obiettivo è quello di tornare a “un’impostazione pre-Maastricht in cui gli Stati europei erano mossi da un genuino intento di pace, cooperazione e solidarietà”.
Dopo l’indiscrezione della bozza però, i mercati non reagiscono bene: Continua a salire lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale di rendimento sfiora i 140 punti base (139,8), col tasso sul decennale del Tesoro in rialzo al 2%. Poco mosse le borse europee anche se Milano apre con -0.5%. Piazza Affari fanalino di coda in Europa, con il Ftse Mib che cede lo 0,47% mentre gli altri listini si mantengono poco sopra la parità.