Rivoluzione nelle Radiologie a partire dell’Ulss 7: grazie al Pnrr messi in rete referti e immagini
E’ l’Ulss 7 Pedemontana l’azienda pilota per il nuovo sistema regionale Ris-Pacs per la gestione delle immagini e dei referti di Radiologia, frutto di un investimento della Regione Veneto di oltre 27 milioni di euro tramite fondi Pnrr.
Molti i benefici per i pazienti e per gli operatori sanitari. È infatti una vera e propria rivoluzione quella che sarà introdotta nelle Radiologie grazie al progetto Ris-Pacs della Regione Veneto, che coinvolgerà tutte le aziende socio-sanitarie e le aziende ospedaliere della regione. Il progetto prevede che tutte le immagini diagnostiche e tutti referti, prodotti dalle Radiologie di tutto il Veneto, siano messi in rete, più in dettaglio in cloud, con la possibilità di accedervi per tutti gli specialisti, da qualsiasi struttura.
A fare da apripista è, appunto, l’Ulss 7 Pedemontana, che a partire dal 16 gennaio ha attivato il nuovo sistema mettendo in rete tutte le proprie sedi delle Radiologie, dunque gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso ma anche i servizi di Radiologia territoriali di Thiene e Schio.
Più in dettaglio l’Ulss 7 Pedemontana ha unificato i sistemi di gestione della Radiologia dei due Distretti e trasferito tutte le immagini e i referti in un unico sistema centralizzato, su cloud per i referti, in un server centrale per le immagini (date le dimensioni dei file, ma in prospettiva anche queste ultime saranno messe su cloud). Così già oggi il sistema Ris-Pacs raccoglie gli studi radiologici effettuati su tutti i pazienti dell’Ulss 7 Pedemontana negli ultimi 20 anni, per un totale di oltre 4,5 milioni esami che sono stati migrati nel nuovo archivio centralizzato.
“Siamo orgogliosi di portare al debutto il nuovo sistema Ris-Pacs – sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza – che è il risultato di un grande investimento da parte della Regione Veneto e rappresenta una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare non solo il modo in cui i cittadini accederanno ai propri esami radiologici, ma anche il modo stesso di lavorare nei nostri ospedali, creando la possibilità di sinergie e collaborazioni molto più strette. Per la nostra Azienda, che negli ultimi anni ha puntato proprio su una crescente integrazione delle strutture, questa tecnologia sarà un’ulteriore spinta a lavorare sempre di più come un’unica realtà, migliorando allo stesso tempo l’efficienza interna e la produttività, dunque con benefici sia in termini di riduzione delle liste di attesa sia di qualità della capacità diagnostica”.
Sul piano operativo, questo porterà un vero e proprio cambio di paradigma, come sottolinea il dottor Calogero Cicero, direttore dell’U.O.C. di Radiologia degli ospedali di Bassano e Asiago: “La prima conseguenza è che i pazienti, nel caso in cui debbano spostarsi da un ospedale all’altro, non dovranno più preoccuparsi di portare con sé le immagini e i referti, perché questi saranno direttamente accessibili per gli specialisti in primis della nostra Ulss e a breve di tutta la regione. Ma in prospettiva questo potrà portare anche ad un modo diverso di organizzare l’attività della Radiologia, in particolare semplificando la possibilità di richiedere consulenze anche agli specialisti di altri ospedali, perché diventa molto più immediata anche la teleconsulenza e la telerefertazione: lo specialista di un altro ospedale potrà accedere con immediatezza a tutti gli esami del paziente, analizzarli, e volendo anche redigere un referto e firmarlo digitalmente”.
Non solo, il sistema Ris-Pacs comprende oltre 20 software diversi che consentono di accedere a specifiche e innovative funzionalità. Sul piano clinico, il sistema integra ad esempio dei programmi di ricostruzione che consentono diagnosi più accurate in diversi ambiti, come negli esami dell’apparato cardio-vascolare e polmonare. È inoltre previsto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per supportare il clinico nella diagnosi del tumore mammario. E ancora, il sistema monitora e registra automaticamente la quantità di mezzo di contrasto e la dose di radiazione alle quali vie esposto ogni paziente, creando per ciascuno una vera e propria ‘cartella dosimetrica’ che può essere controllata all’occorrenza.
Sul piano operativo, invece, la nuova tecnologia consente una maggiore velocità e fruibilità delle informazioni e permette di includere automaticamente nel referto tutta una serie di informazioni. Non ultimo, il nuovo sistema consentirà anche una maggiore sostenibilità ambientale, in quanto è già predisposto anche per la raccolta in formato digitale del consenso informato, consentendo così di eliminare il consumo di carta ed è stato attivato un portale di ritiro referti on-line attraverso il quale gli utenti potranno scaricare direttamente da casa sia le risposte che le immagini e condividerle con gli specialisti.