Antitrust fa causa a Apple: “Blocca gli sviluppatori causando prezzi più alti”
Il Dipartimento di Giustizia americano avvia un’azione legale contro Apple per aver infranto le regole antitrust. L’accusa è di aver bloccato gli sviluppatori di software e le società di videogiochi dall’offrire opzioni migliori per l’iPhone, causando prezzi più alti per i consumatori, al fine di limitare la concorrenza. “I consumatori non dovrebbero pagare prezzi più alti perché le società violano le leggi antitrust”, afferma il ministro della Giustizia Merrick Garland. Immediata la replica di Apple, che dopo la notizia a Wall Street perde il 3,30%: “Riteniamo l’azione sbagliata sulla base dei fatti e della legge e ci difenderemo”.
Secondo il dipartimento di Giustizia e sedici procuratori generali statali il colosso di Cupertino danneggia i consumatori, gli sviluppatori e le aziende rivali. L’ecosistema di Apple, dall’Apple Watch ad Apple Pay, è causa di questo monopolio, secondo i pubblici ministeri.
Per l’antitrust Apple ha utilizzato il controllo totale dell’iPhone per impedire ai concorrenti di offrire servizi innovativi come gli Wallet, i portafogli digitali e i giochi, limitando la funzionalità dei prodotti hardware che competono con i dispositivi Apple. La causa sostiene inoltre che Apple rende difficile agli utenti il passaggio a dispositivi che non utilizzano il sistema operativo Apple, come gli smartphone Android.
La strategia “walled garden”: definito un “giardino recintato” quello che la Apple ha assiduamente costruito attorno all’iPhone e ad altri suoi prodotti, in modo che il suo hardware e software possano prosperare insieme, richiedendo ai consumatori di fare poco più che accendere i dispositivi. Questa strategia ha reso Apple l’azienda più prospera del mondo, con un fatturato annuo di quasi 400 miliardi di dollari e, fino a poco tempo fa, un valore di mercato di oltre 3mila miliardi di dollari.
La replica di Apple: “Riteniamo l’azione sbagliata sulla base dei fatti e della legge e ci difenderemo. Se la causa avrà successo metterà in pericolo la nostra capacità di creare la tecnologia che la gente si attende da Apple. La causa rappresenta inoltre un precedente pericoloso concedendo al governo il potere di esercitare un ruolo pesante nella progettazione della tecnologia per le persone“. Apple sottolinea poi che la rottura del “walled garden” comporterebbe problemi di sicurezza: “Non è un mistero -spiegano – che storicamente il sistema chiuso di Apple sia il fondamento della maggiore sicurezza degli iPhone.
Apple si adeguerà al Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo sui mercati digitali: il colosso di Cupertino ha infatti delineato i suoi piani per permettere agli sviluppatori di software di distribuire le loro applicazioni agli utenti anche al di fuori dell’App Store di Apple. Un tabù storico si è rotto per l’azienda fondata da Steve Jobs. I cambiamenti si vedranno a partire da marzo, e le novità saranno ad esempio, che la tecnologia NFC di iPhone, quella che mette in comunicazione due dispositivi, situati a breve distanza l’uno dall’altro, in modalità senza fili non sarà più esclusiva del servizio Apple Pay.