Ucraina sotto attacco, missili su Kiev e Leopoli. Oggi lutto nazionale in Russia


È lutto nazionale oggi in Russia dopo l’attentato al Crocus City Hall di Mosca: il ministero per le Situazioni di emergenza ha confermato che nell’attacco di venerdì sera sono state uccise 133 persone e i feriti sono 152. C’è una rivendicazione da parte dell’Isis, ribadita anche oggi, ma il presidente russo Putin la ignora e punta il dito contro l’Ucraina. Secondo Mosca gli attentatori stavano per fuggire verso Kiev. “Chi sta dietro a questo barbaro atto terroristico sarà punito” ha detto il leader del Cremlino mentre le sue forze di sicurezza catturavano i quattro responsabili della strage. Il presidente Zelensky replica: “Vuole scaricare la colpa su di noi, ma sono loro i terroristi”. Ieri la televisione russa ha trasmesso un filmato dell’interrogatorio dei quattro presunti attentatori arrestati: “Ho sparato alla gente per soldi”, ha risposto uno di loro in un russo stentato.
Le forze armate ucraine rendono noto di aver colpito nella notte a Sebastopoli, in Crimea, due grandi navi anfibie russe, la Yamal e l’Azov, oltre al centro di comunicazione e alcuni siti infrastrutturali della Flotta del Mar Nero della Federazione.