Guerra in Medioriente, Israele accetta una proposta sullo scambio ostaggi – prigionieri
Israele accetta una proposta sul numero dello scambio tra ostaggi e detenuti da rilasciare. Secondo la stampa israeliana la delegazione a Doha ha accettato infatti una proposta di compromesso, avanzata dagli Usa, circa il rapporto che dovrebbe essere stabilito fra la liberazione di ciascun israeliano ostaggio di Hamas ed il numero di prigionieri palestinesi reclusi in Israele che dovrebbero essere rilasciati.
Ora si attende una reazione di Hamas alla proposta. La scorsa notte, secondo la radio pubblica Kan, sono rientrati il capo del Mossad David Barnea ed il capo dello Shin Bet Ronen Bar, ma hanno lasciato nel Qatar i loro collaboratori per portare avanti i contatti.
Secondo il Jerusalem Post la delegazione israeliana è stata autorizzata ad affrontare la questione del ritorno di civili palestinesi nel nord della striscia. Israele, aggiunge Yediot Ahronot, ha invece respinto la richiesta di rinunciare ad un corridoio terrestre creato, a fini operativi militari, nel centro della striscia di Gaza.
Oggi intanto il ministro della difesa Yoav Gallant parte per gli Usa dove incontrerà il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ed il capo della Cia William Burns.
Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, durante una visita a Rafah, ha ribadito il suo appello per un rapido cessate il fuoco a Gaza e la necessità che i camion degli aiuti umanitari ammucchiati sul lato egiziano del valico entrino nella Striscia il più rapidamente possibile. Israele però lo attacca: “Con lui l’Onu è antisemita e anti israeliana”.
Il numero delle vittime però continua a salire. Iministero della Salute di Gaza ha pubblicato su Facebook una nota in cui si denuncia che sarebbero almeno 32.226 le persone uccise nel territorio della Striscia dal 7 ottobre. I feriti sarebbero 74.518. Il bilancio comprende almeno 84 morti e 106 feriti segnalati nelle ultime 24 ore.