Massimo Soccol: “I giochi di ruolo incoraggiono a mostrare tutti i lati della propria personalità”
Esperto di cybersicurezza e informatica per lavoro, sommelier e divulgatore ludico per passione: la poliedricità di Massimo Soccol si concretizza in questi tre ambiti. Lui ha raccontato il suo entusiasmo eclettico ai microfoni della rubrica di Radio Eco Vicentino “Parlami di Te“.
Nato a Brescia ma residente a Sossano, Massimo si diploma all’istituto tecnico “Rossi” di Vicenza come perito elettrotecnico industriale. Questo gli permette, dopo aver concluso la naja, di entrare in un’azienda di Sarego che produce macchine che lavorano le lamiere.
Ma questo è solo uno degli aspetti che lo caratterizzano: Massimo infatti ha anche una grande passione per i giochi di ruolo.”Sono giochi in cui ci si cala nella parte di qualcun altro. Questo incoraggia molte persone ad essere se stesse, a mostrare lati della loro personalità che solitamente tengono nascosti a causa dei condizionamenti sociali e culturali”, spiega. Una passione di vecchia data: “È nata quando frequentavo le scuole superiori, e un mio amico che sapeva che mi piacevano le storie fantasy mi ha proposto di cimentarmi in un gioco di questo tipo con l’aiuto di un apposito manuale”.
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Come si diceva all’inizio, Massimo si occupa anche di cybersecurity ed enologia: “Per quanto riguarda la cibersicurezza, qualche similitudine con i giochi di ruolo di tanto in tanto si trova. In molte occasioni ci si deve mettere nei panni dell’altro, del “malvagio” che cerca di penetrare in una rete sfruttando le sue vulnerabilità. Il mio compito è quello di trovare soluzioni per proteggere queste reti”.
La passione per i vini, confessa, è invece quella più recente: “A me piace da sempre assaggiare varie cose e capire cosa sto mangiando e bevendo. Tutto è iniziato con la birra, che da autodidatta ho imparato a fare in casa. Parlando con qualcuno che diceva che il vino è più complicato da produrre, ho deciso di iscrivermi ad un corso per sommelier su invito di un mio caro amico. Ho studiato per tre anni e adesso sono ufficialmente iscritto all’associazione nazionale”.
Tornando a parlare dei giochi di ruolo, Massimo non nasconde la sua fascinazione per le opportunità offerte dal vicentino: “Giocare nel nostro territorio è molto bello, perché offre tanto folklore, tante storie, tanti personaggi. Molti di questi sono anche quasi dimenticati, e quindi i giochi di ruolo sono un’occasione per andare alla scoperta del territorio. Ma ciò non toglie che si possa anche usare un’ambientazione contemporanea”. Sempre più persone, come ha fatto Massimo, si stanno appassionando ai giochi di ruolo: “I giochi di ruolo stanno diventando ‘mainstream‘. Ci sono anche delle trasmissioni su Youtube che mostrano in diretta le partite. Mediamente una di queste coinvolge 3-4 giocatori più il narratore”. E proprio verso questa passione che contagia sempre più persone di tutte le età, potrebbe trovare un’opportunitò anche a Radio Eco Vicentino (ma di questo vi parleremo presto).
Quella per i giochi di ruolo è una passione che coinvolge anche la sua famiglia: Massimo infatti gioca anche con i due figli e la moglie. “Il figlio maggiore fin da piccolino l’ho nutrito con il biberon e il dado da venti – scherza -, quindi lui ha conosciuto molto presto i giochi di ruolo. Con il lockdown del 2020, in occasione del suo compleanno, gli ho proposto di fare un gioco di ruolo, e lui ha accettato subito. E quindi abbiamo fatto una partita tutti quanti insieme in famiglia. Ci abbiamo giocato per quasi un anno. Una partita, infatti, può durare all’infinito”. La passione di Massimo è talmente forte che, insieme ad un caro amico, ha deciso di dare vita ad un’iniziativa a beneficio degli appassionati dei giochi di ruolo: “C’è un gran bisogno di narratori e quindi abbiamo creato la ‘Master Academy’, a Sossano. Grazie ad essa formiamo i narratori”.
Gabriele Silvestri