51enne morto in casa, era deceduto da settimane. Malore o incidente domestico la causa
Tragica quanto macabra scoperta due giorni fa in un’abitazione non lontana dal centro di Dueville, dove un uomo di 51 anni è stato trovato senza vita, con il corpo in avanzato stato di decomposizione. Il nome della persona deceduta è Damiano Retis, ex dipendente di una ditta della zona, che viveva solo in un alloggio in via Monte Priafora, laterale della sp50 che collega il centro duevillese a Novoledo.
Il cinquantunenne duevillese, uno dei tre fratelli Retis cresciuti nella cittadina vicentina, era morto da già da più giorni, forse addirittura da settimane viste le condizioni del cadavere, con accertamenti e datazione del decesso affidate al medico legale. I suoi genitori erano mancati diversi anni fa.
A compiere il ritrovamento sono state i Carabinieri della tenenza locale di Dueville, con il supporto di una squadra dei vigili del fuoco, chiamati allo scopo di ricavare un ingresso nel piccolo appartamento al piano terra dove viveva l’uomo. I pompieri hanno dovuto forzare uno degli infissi, per avere accesso all’interno, trovando la conferma visiva di quanto il forte odore percepito all’esterno già aveva preannunciato. Proprio alcuni vicini di casa, pare, ad inizio della settimana avevano segnalato l’anomalia ai parenti per poi chiamare in causa le forze dell’ordine, dopo nessuno era riuscito a mettersi in contatto con Retis né al telefono né presentandosi al civico di residenza.
Per comprendere l’origine della morte del duevillese servirà attendere il referto del medico chiamato ad esaminare la salma. La prima ipotesi consisterebbe in una morte naturale, in seguito a un malore accusato in casa senza avere il tempo di chiedere aiuto, in camera da letto. Altra opzione risiede nell’incidente domestico, ma non è l’unica alternativa presa in esame. Sicuramente da escludere, invece, vista l’abitazione di fatto sigillata dall’interno, il coinvolgimento di terze persone.
Improbabile ma non esclusa a priori la possibile richiesta di autopsia da inoltrare in Procura di Vicenza, dove l’informativa dell’ispezione e degli esiti conseguenti era giunta mercoledì nel primo pomeriggio, per poi dare l’autorizzazione alla rimozione del cadavere.