I conti non tornano, salta il Consiglio. Le minoranze: “Troppa supponenza”
Doveva essere una seduta di surroga con tre consiglieri di maggioranza che, pur continuando il loro mandato come assessori, avevano dato la possibilità a tre nuovi consiglieri di mettersi a disposizione della cittadinanza: ma una leggerezza nel far quadrare i numeri, ha offerto l’assist alle minoranze per far saltare la seduta consiliare di lunedì sera a Marano scatenando ulteriori polemiche ai danni del sindaco.
Una svista senza troppe dietrologie per la maggioranza, l’ennesima dimostrazione di arroganza e superficialità secondo le opposizioni che per l’occasione hanno serrato le fila in una nota congiunta: “Nell’ordine del giorno – spiegano i referenti di Marano Domani e di Noi di Marano – era in discussione la surroga di tre consiglieri comunali che avevano già presentato le dimissioni, portando provvisoriamente i consiglieri di maggioranza da 9 a 6: un numero inferiore al numero legale minimo di 7 per rendere valido il consiglio. Come minoranza, ponderato attentamente prima di prendere questa decisione, assicurandoci di non pregiudicare l’attività comunale, abbiamo quindi deciso di non partecipare alla seduta che di conseguenza è stata verbalizzata come deserta e pertanto annullata.
Il segretario comunale, con una lunga esperienza trentennale, ha espresso sorpresa di fronte a tre dimissioni quasi simultanee, fatto mai verificatosi prima, manifestando la correttezza della posizione della minoranza ed il suo imbarazzo in merito in quanto non era stato preventivamente informato”.
Accuse che inchioderebbero la maggioranza ad un comportamento definito lassista e che con l’occasione tornano anche a colpire altri aspetti della vita consiliare: “Abbiamo scelto di inviare un segnale chiaro al consiglio comunale – incalzano le due compagini – e, crediamo, a tutti i cittadini, poiché questa maggioranza continua incessantemente a perpetrare una mancanza di rispetto verso i consiglieri di minoranza, rifiutando talvolta con toni arroganti, qualsiasi tentativo di dialogo e di confronto. Nei prossimi giorni, esamineremo attentamente le azioni da intraprendere, assicurando che saranno sempre nell’interesse di Marano Vicentino. Tuttavia, riteniamo fondamentale evidenziare l’approccio superficiale e l’atteggiamento supponente con cui la maggioranza ha gestito tutta la situazione”.
Ma a respingere ai mittenti ogni addebito, comprese le accuse di impreparazione al presidente del Consiglio Renzo Grasselli, ci ha pensato a stretto giro direttamente il primo cittadino comunque: “Il fatto che la seduta di ieri non abbia avuto il numero legale, a causa della mancata partecipazione delle minoranze – ammette comunque Marco Guzzonato – è un passaggio a vuoto che dipende da una errata valutazione, che non muta la determinata e precisa volontà politica di ampliare la rappresentatività e il potenziale del consiglio comunale. Mi assumo la responsabilità, di fronte alla comunità, di non aver previsto le conseguenze della, pur legittima, posizione assunta dalle minoranze. Rivendico tuttavia con forza la buonafede della nostra azione politica, che prevede la rinuncia del doppio incarico per tre componenti del consiglio comunale. Un incidente di percorso: lunedì prossimo è stata riconvocata la seduta oltre che una conferenza dei capigruppo, nella quale il segretario comunale darà tutte le informazioni necessarie. Non meno importante, proporrò infine un chiarimento sulle questioni sollevate dai gruppi di minoranza in merito alla condivisione delle scelte e degli indirizzi amministrativi”.