Allo Stadio dei Fiori sboccia un nome: quello di Anzolin, portiere in Azzurro e in… bianco e nero
Il più glorioso tra i calciatori valdagnesi del secolo scorso, baluardo dei pali alla Juve negli anni ’60 e giunto anche a vestire l’azzurro nella Nazionale, magari proprio dall’azzurro del cielo osserverà oggi una serie di tributi alla sua memoria. Roberto Anzolin, la zanzara come qualcuno lo chiamò all’epoca di quando fu uno dei migliori portieri d’Italia (dopo la trafila nel vivaio e il debutto al Marzotto Valdagno si trasferì in Sicilia al Palermo, poi alla Juventus per un decennio, Atalanta e solo in età matura al Lanerossi Vicenza) vedrà oggi il suo nome venire associato a quello dello Stadio dei Fiori di Valdagno, che gli sarà intitolato.
Sabato 20 aprile, infatti, la città di Valdagno celebra il calciatore simbolo di un’era sportiva per il calcio della vallata, affiancata al marchio industriale dei Marzotto, che dopo il ritiro dal ruolo di guardiano dei pali si dedicò ad allenare e alle scuole calcio per i più piccoli. Fino al 2017, anno del suo addio a 79 anni di età (era nato nel 1938), e dopo aver superato un arresto cardiaco vent’anni prima, “regalandogli” una seconda vita.
Un torneo amichevole dedicato a lui tra squadre valdagnaesi doc, un volume biografico scritto dal nipote, l’intitolazione della culla del pallone della vallata, e una mostra nel segno lasciato dai ricordi in bianco e nero non solo per la militanza nel club della famiglia Agnelli dopo gli albori con la famiglia Marzotto, ma anche per le immagini conservate con cura che lo ritraggono nel fiore della carriera di calciatore professionista.
A partire dalla 14.30 di oggi si svolgeranno così diverse iniziative per rendere omaggio alla figura di Anzolin. Gli appuntamenti, che verranno presentati e raccontati dalla voce dello scrittore Giorgio Bernard, inizieranno alle 14.30 con il triangolare di calcio giovanile tra Azzurra Maglio, Ponte dei Nori e Valleagno Academy sul campo di mille partite dello Stadio dei Fiori. Ospite speciale per le premiazioni il portiere campione del mondo nel 1982, Ivano Bordon.
A seguire, alle 16., si procederà con un momento dedicato all’intitolazione dello stadio che d’ora in avanti si chiamerà “Stadio dei Fiori – Roberto Anzolin” e alla presentazione del libro “Mio nonno, Roberto Anzolin” scritto dal nipote Giulio Anzolin (Attilio Fraccaro Editore). Alle 18 negli spazi della Galleria Civica di Villa Valle verrà infine aperta la mostra che racconta attraverso foto e cimeli la storia e la figura di Roberto Anzolin: l’esposizione sarà visitabile fino a domenica 19 maggio il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Come si legge nella delibera, l’intitolazione dello storico e grande impianto sportivo della città di Valdagno a Roberto Anzolin, dove era nato il 18 aprile del 1938 e dove è deceduto il 6 ottobre 2017, nasce dalla volontà condivisa da tanti concittadini di rendere un omaggio concreto al “celebre giocatore di calcio militante, oltre che nella nazionale, in diverse squadre importanti tra cui la Juventus e l’Atalanta tra la metà degli anni ‘50 e la fine degli anni ’70, portiere della Juventus tra il 1961 e il 1970, che collezionò 310 presenze e vinse uno scudetto e una Coppa Italia, nonché allenatore anche nelle squadre giovanili per trasmettere la sua esperienza e passione alle nuove generazioni”.