S&P promuove l’Italia. FMI: agire per evitare un calo del Pil
Buone notizie per l’economia italiana: Standard & Poor’s conferma il rating BBB del Belpaese con outlook stabile. E’ quanto emerge dalle tabelle pubblicate sul sito dell’agenzia. Il Fondo monetario internazionale, però, invita l’Italia ad agire sul debito prevedendo che il Prodotto Interno Lordo si sgonfierà una volta esaurite le spinte del Pnrr e del Superbonus.
L’FMI analizza l’economia del nostro paese, e suggerisce di sfoltire la giungla di detrazioni, bonus e aiuti anti-inflazione con un’”azione rapida”. Nel suo Fiscal Monitor, il Fondo aveva chiesto “più sforzi di bilancio” al Governo italiano; oggi gli economisti del Fmi allargano al 2026 l’orizzonte temporale con una stima di crescita di appena lo 0,2%: a loro parere “se la crescita in questi anni è stata intorno al potenziale è grazie alla politica di bilancio che gioca un ruolo e ha rilanciato gli investimenti. Ma nel 2026 quella spinta è destinata a esaurirsi con il superbonus che arriva a esaurimento, e il Pnrr che continua a esserci ma non con così tanta forza. La conseguenza sarebbe un’impennata del debito fra due anni al 142,6% del Pil”.
Il direttore del dipartimento Europa Alfred Kammer, parlando con i giornalisti, ha spiegato in cosa dovrebbe consistere un aggiustamento credibile del debito: “Per cominciare, in cima alla lista ci sono sgravi fiscali molti dei quali inefficienti, il superbonus è un esempio ma ce ne sono altri. Inoltre possono essere eliminate scappatoie dal fisco, leggasi elusione delle tasse, e numerosi programmi di sostegno anti-inflazione. Una razionalizzazione delle ‘tax expenditures’, finite di recente anche nel mirino dell’Ufficio parlamentare di bilancio, associata all’uso il più efficiente possibile dei fondi europei”.