Gonzo si gioca il terzo tempo: “Orgoglioso di essere ancora utile a Isola”
E’ pronto per altri 5 anni da sindaco Francesco Gonzo che, appresa la possibilità di un terzo mandato concessa dalla nuova normativa, ha sciolto ogni riserva e serrato le fila di un gruppo già compatto. Doveroso un passaggio col vice Nicolas Cazzola, colui che in assenza di questo “extra time” quinquennale ,sarebbe stato il successore naturale del Gruppo Duemila ventinove, così come è stata ribattezzata la lista civica nel segno della continuità per Isola Vicentina. 42 anni il prossimo 11 maggio, l’analista contabile con tessera di Fratelli d’Italia fieramente rivendicata in tempi non sospetti – “non quando è diventato partito di maggioranza” – è pronto al test elettorale del giugno prossimo.
Sindaco, mi dica in due parole: punto più alto e punto più basso del suo decennio alla guida del paese.
Più alto direi ogni volta che si conclude un cantiere e si mette così a disposizione qualcosa magari di atteso dai propri concittadini. Più basso senz’altro alcuni gravi lutti di persone giovani che ci hanno lasciato lo scorso anno: in una comunità di questa portata ancora si gioisce e si soffre assieme.
E di cosa va più orgoglioso? Mi racconta qualche traguardo raggiunto e dove invece sente di essere stato in qualche modo meno incisivo?
Sicuramente lo stile amministrativo intrapreso fatto di presenza e di ascolto è stato il primo segno di come volevamo impostare la nostra azione, una modalità d’interazione ritengo apprezzata. Obiettivi raggiunti sicuramente la riqualificazione di molte aree degradate, il ricollocamento dell’asilo nido revisionandone il progetto e l’importante ciclabile Ponte Santa Maria – San Rocco, finanziata con contributi regionali per oltre 600mila euro su una spesa totale di 950. Ammetto invece che alcuni progetti di interconnessioni tra ciclabili che potrebbero meglio collegare Isola ai paesi limitrofi non sono decollati in tempo, ma saranno senz’altro materia su cui impegnarci nell’immediato futuro.
E a proposito di futuro qualche cenno sul programma che state presentando agli elettori?
Senz’altro l’innovazione dei servizi comunali, lo sviluppo delle attività teatrali assieme alle tante iniziative culturali già consolidate sino al nostro punto forte di un centro Morosini completamente recuperato e fruibile, un parco della salute con ampi spazi polivalenti. E poi, inevitabilmente, grande attenzione alle nostre famiglie.
Lei ha coniato questo slogan “Isola paese per famiglie”: me lo spiega?
Partiamo dai dati: Isola cresce di popolazione e questo, va detto, non è solo merito di chi amministra. Il paese, oltre che di un commercio di prossimità che ancora funziona e che sosteniamo, gode di una posizione senz’altro strategica: ma a questa va certamente affiancata un’iniziativa strutturata, un patto sinergico tra giovani e anziani. E poi tanto lavoro in termini di inclusione, efficientamento dei servizi e attenzione per l’ambito sociosanitario.
Mi dica onestamente: il suo impegno nei confronti di un partito è più una risorsa o un problema?
Guardi, si parla tanto di civismo, ma io penso che aderire ad un partito sia di fatto solo un modo di mettersi a disposizione di una comunità più ampia. Può piacere o no, lo comprendo: a miei cittadini dico che comunque il nostro progetto per Isola è un progetto apartitico dove i candidati, ognuno con la propria sensibilità, esprimono sé stessi. E di certo io non chiesto per cosa votino.
E perché candidarsi ancora? Qual è il movente?
Senz’altro il senso del dovere, quello di condurre un gruppo a realizzare qualcosa che vada oltre sé stessi verso qualcosa di più grande. Io mi sento predisposto e credo di averne le capacità: certo, senza una squadra competente come ho avuto al mio fianco e il prezioso apporto di Nicolas, non avrei potuto nulla.