Viacqua, si chiude l’era Castaman: “Ora la società ha la dimensione industriale adeguata”. Ginato nuovo presidente
Nella seduta di ieri dell’Assemblea dei Soci di Viacqua è stato illustrato e approvato il bilancio consuntivo d’esercizio per l’anno 2023. Il documento conferma l’ottimo stato di salute dell’azienda che lo scorso anno ha realizzato investimenti per quasi 35,7 milioni di euro, registrando un Ebitda in crescita a 30,3 milioni, rispetto ai 25,5 milioni fissati a fine 2021 e poi ai 27 milioni del 2022. Cresce anche l’utile, che si attesta a 8,1 milioni di euro. Nel 2022 si era fermato a 6 milioni e l’anno ancora precedente a 3,1 milioni di euro.
La società gestisce il servizio idrico integrato in 68 Comuni vicentini. La solidità finanziaria della società viene confermata da un rapporto Pfn/Pn (rapporto tra l’indebitamento finanziario netto ed il patrimonio netto) in netto calo a 0,88 punti sul punto che si registrava nel 2021 e lo 0,91 del 2022 e un rapporto Pfn/Ebitda (che indica la sostenibilità del debito in rapporto ai flussi di cassa prodotti dalla gestione caratteristica) si attesta a 3,1 punti anche qui con andamento decrescente rispetto ai 3,4 punti del 2021 e i 3,3 del 2022.
Ma quella che emerge dal consuntivo 2023 è anche una società che ha saputo migliorare concretamente il servizio erogato all’utenza, basti pensare che se nel 2019, ad appena un anno dalla sua nascita dalla fusione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi, Viacqua doveva riconoscere indennizzi ai propri clienti pari a 201.660 euro per il mancato rispetto degli standard di qualità contrattuale, nel 2023 la quota si attesta a soli 3.330 euro.
Il bilancio 2023 completa un triennio di attività, quello 2021-2024 per l’appunto, durante il quale la società ha programmato e poi portato a termine investimenti per un ammontare di 155 milioni di euro, pianificando opere per ulteriori 160 milioni di euro che prenderanno forma nel corso dei prossimi mesi e anni.
Passando in rassegna le principali voci di investimento, nel 2023 l’impegno più oneroso è stato quello sul fronte della riduzione delle perdite idriche che da solo ha cubato 12,3 milioni di euro, seguito dalla continuità del servizio (5,4 milioni euro), dall’adeguatezza del sistema fognario (4,6 milioni euro), dalle estensioni di reti, allacciamenti e lottizzazioni (3,4 milioni euro) e ancora la qualità dell’acqua depurata che ha comportato investimenti per 3 mln euro, mentre la conformità alla normativa sulla gestione delle acque reflue urbane ha portato ad investimenti per 2,9 milioni euro. Infine 1,8 mln euro sono stati rivolti alla qualità dell’acqua distribuita e 449.620 euro sono andati allo smaltimento dei fanghi di depurazione.
“Nel corso del mandato triennale – ha spiegato il presidente uscente Giuseppe Castaman – abbiamo portato Viacqua alla dimensione industriale che le spetta e che le ha permesso di vantare un ruolo chiave in diverse progettualità che sono state capitalizzate in questi anni. La definizione del primo piano industriale e di una pianificazione di area vasta incardinata sul miglioramento dei requisiti di qualità tecnica di Arera ha consentito di concretizzare opere strategiche per il territorio dal punto di vista infrastrutturale, dall’aggiornamento del progetto per l’ampliamento del depuratore di Casale e la dismissione di 7 depuratori minori, tra cui quello di Sant’Agostino, ai tre importanti piani finanziati dal Pnrr e destinati alla riduzione delle perdite idriche lungo nella valle dell’Astico, all’estensione delle reti fognarie negli agglomerati di Thiene, Vicenza e Isola Vicentina e alla realizzazione di un nuovo impianto di essiccamento dei fanghi di depuratore a Casale. Non di minore importanza è stata la lunga ma proficua trattativa condotta con Rfi/Iricav per il riconoscimento di 90 milioni di euro a copertura degli interventi che dovranno essere realizzati per risolvere le interferenze con le reti di sottoservizi della nuova linea alta velocità/alta capacità”.
“In questi anni Viacqua – prosegue Castaman – non è stata però solo la società che ha posato, sostituito o riparato chilometri di tubi, ma anche quella realtà vicentina che ha tessuto preziose relazioni con il mondo della formazione, della ricerca e della cultura, per diffondere sempre più nelle comunità vicentine una rinnovata sensibilità rivolta all’uso più consapevole e sostenibile dell’acqua e ad una maggiore coscienza ambientale. Nell’augurare un buon lavoro a chi ne prenderà le redini, voglio ringraziare tutto il personale dell’azienda che continua a spendersi con competenza e altissima professionalità e con il senso del dovere di chi sa di dare il proprio contributo ogni giorno alla tutela di un bene primario come l’acqua”.
Il nuovo CdA: Federico Ginato nuovo presidente
L’Assemblea dei Soci ha poi eletto i componenti del nuovo CdA aziendale per il mandato 2024-2027 che sarà presieduto dal manager ed ex parlamentare dem Federico Ginato. Ad affiancarlo nel consiglio di amministrazione ci saranno poi i consiglieri Elena Giovanna Bronca, Piera Campana, Marco Cracco e Paolo Pizzato. Nuove nomine anche per il Collegio Sindacale, la cui presidenza è stata assegnata al commercialista valdagnese Giuseppe Mercanti. Componenti effettivi del Collegio saranno poi Giovanna Meneghini e Matteo Bottaro.
Alla presidenza dell’Assemblea di Coordinamento Territoriale è stata riconfermata la prima cittadina di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, mentre nella Commissione Territoriale siederanno per il prossimo triennio Dario Tovo (Sindaco di Brogliano), Emanuele Boscoscuro (Sindaco di Torrebelvicino), Enrico Storti (Vice Sindaco di Recoaro Terme), Francesca Rigato (Sindaco di Albettone), Stefano Ferrarini (Sindaco di Quinto Vicentino) e Claudio Cegalin (Sindaco di Monteviale).