L’ex base “Pluto” intitolata all’Alpino Matteo Miotto. Per lui anche la cittadinanza onoraria a Vicenza
Da ieri e per gli anni a venire porterà sempre il nome di Matteo Miotto la caserma e base militare americana – oggi sede Setaf – conosciuta come la ex “Pluto” a Longare, in memoria e ricordando il sacrificio del soldato dell’Esercito Italiano cresciuto a Thiene. Il Caporal Maggiore in forza al 7° Reggimento degli Alpini fu ucciso in Afghanistan nell’avamposto della valle del Gulistan dai talebani nel corso di un aspro combattimento, il 31 dicembre 2010. A soli 24 anni.
Ieri la cerimonia ufficiale di intitolazione e la scopertura della targa che riporta il nome e cognome e il grado militare del giovane vicentino, perito in battaglia nella missione in Asia. Per l’occasione speciale programmata proprio alla vigilia dell’Adunata Nazionale degli Alpini erano presenti anche i familiari, insieme alle autorità italiane e statunitensi dell’Us Army.
Forte la commozione all’ascolto dei discorsi che hanno preceduto il momento clou tra l’inno nazionale italiano e quello americano e la rivelazione della targa con incise le due bandiere nazionali. In particolare ha fatto riflettere quanto detto del padre, Francesco Miotto, sotto la pioggia battente di ieri. “Adesso sono sicuro che Matteo resterà per sempre: il sacrificio di un soldato non conta più niente quando viene dimenticato. E così non sarà per mio figlio, questa cerimonia ha toccato delle corde come mai mi era capitato in passato, oggi ringrazio davvero tutti, ricordando quando a Belluno prima di partire gli dissi ‘abbi cura di te’, e lui mi sorrise”.
Tra i circa 200 presenti martedì una rappresentanza della sezione Alpini “Monte Pasubio” con gli stendardi, il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, il comandante Setaf di Camp Ederle e altri, con il sindaco di Thiene Giampi Michelusi ad accompagnare i genitori e concittadini. Al Caporal Maggiore Matteo Miotto, tra i vari riconoscimenti postumi alla morte, anche la Medaglia d’Argento al Valore Militare conferita nel 2012. “Abbiamo reso onore a uno dei nostri Caduti con questa intitolazione, un soldato che apparteneva alla nostra generazione e a questa comunità vicentina”. Nei giorni scorsi gli è stato deliberato anche il conferimento della cittadinanza onorario di Vicenza città, votato all’unanimità dai componenti del Consiglio Comunale.