Tensione nella maggioranza su Superbonus e Sugar Tax. Tajani: “per un emendamento il governo non traballa”
Botta e risposta all’interno della maggioranza di governo tra il vicepremier forzista Antonio Tajani e il ministro leghista dell’economia Giancarlo Giorgetti. Al centro del dibattito l’emendamento al Superbonus e l’introduzione della sugar tax a partire da luglio.
A far discutere nelle ultime ora soprattutto il tema della plastic e sugar tax. Per la prima è disposto il rinvio al 2026 mentre la seconda, partirà a luglio di quest’anno con aliquote ridotte del 50% che saliranno poi nel 2026, nonostante un’incongruenza fra relazione tecnica (che prescriveva un analogo rinvio) e il testo dell’emendamento.
Una decisione che Assobibe (Associazione Italiana Industria Bevande Analcoliche) definisce una “doccia fredda” e per cui Federalimentare chiede una correzione. La sugar tax, lo ricordiamo, era nata con la legge di bilancio approvata a fine 2019 dal governo Conte bis, con l’obiettivo di spingere i cittadini a consumare meno bevande zuccherate facendone aumentare il prezzo.
Nella serata di ieri è arrivata una netta presa di posizione del capogruppo di FI alla Camera e del portavoce del partito, Paolo Barelli e Raffaele Nevi: “Sul metodo ci dispiace constatare che anche su questo argomento non c’è stato nessun confronto preventivo. Nel merito preme sottolineare che in occasione dell’approvazione della legge di bilancio Forza Italia aveva già indicato la necessità di un rinvio della cosiddetta sugar tax contro la quale ci battiamo da anni. E così era stato concordato con la maggioranza e con il governo”. “Ciò si era anche concretizzato con l’approvazione di due nostri ordini del giorno in aula votati dalla maggioranza e approvati dal governo che quindi era impegnato a non immettere alcuna tassa sull’argomento – aggiungono Barelli e Nevi -. Siamo meravigliati quindi di questa inversione non concordata, mentre appare rinviata l’introduzione della plastic tax; almeno su quest’ultima c’è stata coerenza”.
Maurizio Gasparri: “Sugar tax. Anche no. Diremo la nostra sul punto”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, commentando l’emendamento del Mef al decreto numero 39.
Sul fronte Superbonus la posizione di Fi è quella di “vederci chiaro”. Per il vicepremier Antonio Tajani “non si possono dare norme retroattive perché è un principio giuridico molto chiaro”. Il riferimento è alla stretta che impone fin da inizio 2024 la detrazione in dieci anni andando a intervenire ‘in corsa’ su situazioni già definite. “Lunedì mattina, come partito – prosegue Tajani- ascolterò tutti i rappresentanti delle varie categorie per capire cosa c’è da aggiustare in Parlamento rispetto a questa proposta che mi ha dato il ministero”. “Soprattutto – aggiunge il vicepremier – non si possono dare norme retroattive perché è un principio giuridico molto chiaro”.
A replicare a Tajani è intervenuto nelle scorse ore Giancarlo Giorgetti. “Tajani quando leggerà l’emendamento capirà il buonsenso che l’ha ispirato, credo che se ne farà una ragione anche lui, perché altrimenti dovremo andare a ridiscutere tante spese che abbiamo – dice il ministro dell’Economia -. Io ad esempio non è che introduco il tema se sia opportuno tenere tutte queste missioni militari che abbiamo nel mondo, che magari potremo ridispiegare nel Mediterraneo”.
Comunque, ci tiene a precisare Tajani: “Giancarlo Giorgetti è un caro amico, ottimo ministro. Non è che per un emendamento traballa il governo: il confronto è normale amministrazione.