La vergogna corre sul web: insultato per il nome il primo nato di Laghi nel 2024
Di tante cose che ipotizzavamo di scrivere, certo non avevamo previsto di dover evidenziare quanto sia lontano anni luce da ogni umana comprensione l’idea di insultare qualcuno per il nome che porta: se poi si tratta di un neonato di pochi giorni, beh. Game over. Eppure eccoci qui, col cuore pesante a raccontarvi che non una, ma qualche comoda decina di commentatori di rara intelligenza emotiva e sensibilità, si è dilettata nello scherno talvolta con toni trascesi nell’offesa pesante: destinatario, il piccolo Colin Zanetello, nato a Laghi l’11 maggio scorso. Il primo nato nel paese del 2024. Colpevole, suo malgrado, di un nome non gradito a qualcuno.
Succede che domenica annunciamo di lui in un articolo crediamo gradito: un pezzo che parla della gioia di una vita che nasce, di una piccola ma caparbia comunità in festa per questo arrivo. Un inno alla speranza di una località di montagna che combatte contro lo spopolamento: un fiocco azzurro che a Laghi mancava dal febbraio del 2022. Lo pubblichiamo. Tra i commenti, una valanga di felicitazioni com’è normale che sia, poi il corto circuito. “Forse era meglio passin” – scrive qualcuno dopo che un altro aveva postato la foto di un colabrodo. “Ma è almeno italiano??? Perché sennò io non festeggio” gli fa eco un altro lettore. E qui ci fermiamo anche per risparmiavi la cattiveria a cui si è capaci di arrivare – vogliamo sperare – senza troppo rendersene conto.
E pensare che dietro ad ogni commento – e non tralasciamo i like di approvazione – c’è un profilo magari di un genitore, forse di nonno, certamente di una persona reale che non si è minimamente preoccupata di esporre sé stessa pur di deridere ed umiliare un bambino. Solo per il nome che porta. Increduli e comprensibilmente amareggiati, tra gli altri, la mamma ed il papà del più giovane residente di Laghi ci hanno scritto: “Il nome è stato scelto in ricordo di Colin McRae, pilota di rally morto nel 2007. Era il mio eroe da bambino – spiega lui – essendo in famiglia appassionati di corse automobilistiche. Ci chiediamo: perché quelle risatine e quelle parole tanto vigliacche? È ancora possibile tanta ignoranza nel 2024”?
Cari “simpaticoni” della domenica, sappiate che le vostre offese recheranno più danno a voi che a quel frugoletto cui le avete destinate: lui si sta godendo le sue poppate, quel calore chiamato famiglia e quella bellezza impagabile di sentirsi desiderato. Voi, salvo pentimenti tardivi ma comunque graditi, vi siete palesati per ciò che siete. E tu, caro Colin, un giorno diventerai uomo pure tu: tra vent’anni magari qualcuno ti ricorderà di un articolo che parlava di te e tu dovrai sapere che in tanti ti hanno augurato le cose più belle. E questo ti basti. La stupidità, nel frattempo, sarà passata di moda.
Dopo due anni un maschietto: festa di paese per Colin, primo nato del 2024