Fiorentina, altra amarezza: l’Olympiakos alza la Conference
La Conference League si conferma stregata per la Fiorentina. Nella finale all’AEK Arena di Atene, trionfano i greci dell’Olympiacos. Viola sconfitta a 4 minuti dal termine dei tempi supplementari: gol vittoria di El Kaabi al 116′. Ma, è stata una finale davvero povera dal punto di vista tecnico. Tanta mediocrità e tanti errori in campo. I gigliati recriminano per gli errori di Bonaventura e Kouamé e per le altre occasioni da gol fallite. All’Italia non riesce il bis dopo il successo dell’Atalanta in Europa League e il Torino resta fuori dall’Europa. Sarà ancora la Fiorentina a rappresentarci nella Conference 2024-2025.
L’amarezza dei viola è tanta. Soprattutto perchè questa è la seconda finale di Conference consecutiva persa. L’anno scorso a Praga la squadra di Vincenzo Italiano era stata piegata per 2-1 dagli inglesi del West Ham. Un’altra beffa: in terra ceca Fiorentina battuta da una rete di Bowen al 90′, stavolta a 360 secondi dai calci di rigore. Dunque, scrive il suo nome su questa coppa anche l’Olympiakos, dopo la Roma (trionfatrice nella prima edizione del 2022) e il West Ham. Mister Italiano peraltro fallisce per la terza volta in una finale se consideriamo anche la Coppa Italia dell’anno scorso gettata alle ortiche contro l’Inter.
Le due compagini al calcio d’inizio. Italiano scioglie l’unico dubbio della vigilia schierando Bonaventura al centro della trequarti con Nico Gonzalez e Kouamé ai suoi lati. Beltran in panchina, Mandragora vicino ad Arthur in mediana, Belotti terminale offensivo. Dal canto suo, il tecnico dell’Olympiakos Mendilibar conferma le previsioni con El Kaabi centravanti e Chiquinho alle sue spalle. Una mossa vincente: il marocchino si conferma bomber, mentre il portoghese con la sua imprevedibilità manda spesso in tilt la Fiorentina.
Italiano e Mendilibar: due allenatori calcisticamente agli antipodi. Vincenzo Italiano, tanto incensato dai cosiddetti “giochisti”, si conferma un perdente di successo; mentre lo spagnolo Josè Luis Mendilibar da tecnico “difensivista” buono solo per le salvezze nei campionati iberici, diventa “re di coppe”. Infatti, l’anno scorso Mendilibar era alla guida del Siviglia che trionfò a scapito della Roma nella finalissima di Europa League. In quel 31 maggio 2023 a Budapest furono decisivi i calci di rigore, stavolta è bastato un gol a pochi minuti dalla fine. Diciamo che possiamo considerarlo un allenatore fortunato, al contrario di Italiano. E nel calcio avere fortuna è importante.
Come detto, non è stata certo una gara entusiasmante. Primo tempo e ripresa bruttini e con poche emozioni. A un certo punto del match entra anche il grande ex Jovetic: 34enne fantasista montenegrino detto “Jo-Jo”. Il risultato non si sblocca dopo 90 minuti più recupero e si va agli over time. Si arriva così all’episodio che decide la finale: cross di Hezze per El Kaabi che anticipa Ranieri e insacca di testa. Il Var controlla a lungo per un possibile fuorigioco, mentre i viola protestano per un presunto fallo su Milenkovic. Il gol è buono e l’Olympiakos diventa la prima squadra greca ad alzare un trofeo europeo. La Viola, appassita, piange.