Lo scontro sul ministero a Savona mette a rischio il governo Conte. Meloni: “Pronti ad aiutare Salvini”
Secondo quanto si apprende, Conte sarà ancora a lavoro alla Camera e la dirigenza pentastellata nei propri uffici di Montecitorio. Inoltre, non c’è alcuna certezza che Conte possa sciogliere la riserva sull’incarico tra oggi e domani, ma non viene ancora esclusa del tutto l’eventualità.
L’ostacolo principale al via libera del governo resta la figura di Paolo Savona (candidato a diventare il responsabile dell’Economia).
A tal proposito l’esponente pentastellato Di Battista scrive su Facebok: “Il presidente della Repubblica ha tutto il diritto costituzionale di voler concordare alcuni ministri con il premier incaricato, ma porre veti sul ministro dell’Economia, malgrado il curriculum che vanta il Dottor Savona, lo trovo assolutamente inaccettabile”. Secondo Di Battista ciò che viene messo in discussione di Savona sono le sue idee che rappresentano poi l’indirizzo politico del prossimo governo.
Affida i suoi pensieri al social anche il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina che attacca Lega, Cinque Stelle e Fratelli d’Italia: “in queste ore assistiamo ad attacchi gravi e sconsiderati verso le prerogative della presidenza della Repubblica. La pressione che vogliono alimentare è inaccettabile”. Martina poi aggiunge: “Salvini si vergogni. Continua a giocare la sua propaganda sulla pelle degli italiani. Attacca altri Paesi, ma in realtà attacca la Costituzione su cui vorrebbe giurare”.
Il leader della Lega Matteo Salvini invece scrive su Twitter: “Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie! #primagliitaliani”.
Sostiene il leader del Caroccio il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Su Paolo Savona, una nuova inaccettabile ingerenza di Mattarella, dopo l’ostinazione a non conferire l’incarico di governo al centrodestra. Ho comunicato a Salvini che Fratelli d’Italia, pur senza aver cambiato idea sul governo giallo-verde, offre il suo convinto aiuto per rivendicare il diritto di un governo a scegliere un ministro dell’economia non indicato da Bruxelles. L’Italia e’ ancora una nazione sovrana, Junker e la Merkel se ne facciano una ragione”.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, arrivando al Salone del Libro di Napoli ha detto: “In questo momento il presidente del Consiglio incaricato insieme al presidente della Repubblica sta lavorando per riuscire a dare un governo al Paese. Speriamo che arrivi il prima possibile”.