Morta a 51 anni l’imprenditrice Barbara Carron. Fu vicepresidente del Calcio Padova di Cestaro
E’ morta a 51 anni Barbara Carron, la nota imprenditrice (nell’azienda di famiglia a San Zenone degli Ezzelini, Treviso): era gravemente malata da quasi due anni.
L’annuncio è arrivato dalla famiglia questa mattina, giovedì 6 giugno. La donna era ricoverata a Casa dei Gelsi per una recidiva del cancro al seno. Aveva raccontato sui social la sua battaglia contro il cancro, diventando un simbolo e un’ispirazione per tante persone. Il suo ultimo post è di una settimana fa: “Godetevi ogni singola cosa che la vita vi regala: non rimandate mai nulla. Non pensate di avere tempo in eterno perché non è così. Vi sbagliate. Pensiamo che tutto torni. Che di tempo ce ne sia in abbondanza: non è così. Il tempo è un’ incognita e noi dobbiamo approfittarne perché ogni cosa è regalata, è un dono”.
“Ci hai insegnato che ‘amare vuol dire esserci’ e dimostrato quanto importante è ‘vivere il tempo’. Quello stesso tempo che ti ha sottratto alla vita troppo presto. Sei stata una guerriera gentile, fino all’ultimo. Continua a sorridere lassù e a insegnarci a essere migliori. Buon viaggio Barbara” hanno scritto i familiari: mamma Graziella e i fratelli Diego, Arianna, Paola e Marta.
Punto di riferimento dell’azienda di costruzioni di famigia – la Carron Costruzioni Generali Spa -, era trevigiana ma frequentava molto Padova dov’è anche stata vicepresidente della società di calcio tra il 2005 e il 2013, gli anni della gestione di Marcello Cestaro. A Padova l’avevano ribattezzata «Lady B» dopo la promozione del 2009 (se lo era fatto tatuare sul braccio). La famiglia Carron è molto legata alla famiglia Cestaro, per la quale si è occupata anche della costruzione dei centri commerciali a marchio Famila.
“Resterà il ricordo di una capace imprenditrice, di un’appassionata dirigente sportiva, di una generosa volontaria – commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – ma soprattutto di una persona sensibile che ha saputo comunicare con grande coraggio e forza la malattia e gli stati d’animo conseguenti, creando intorno all’inesorabilità del male una grande capacità di pensiero, motivo di ammirazione e riflessione per tutti. Le considerazioni di Barbara Carron affidate fino all’ultimo ai social, infatti, anche nella situazione personale che si ritiene più solitaria, sono divenute motivo di contatto e relazioni, fornendo supporto e fiducia anche a tante persone malate. Sono molto ammirato di come ha saputo mettere a disposizione la sua vita fino alla fine. In questo triste momento partecipo al dolore di tutti i familiari e degli amici. A lei dedico un pensiero”.