Burtini: “Non sarò un sindaco di destra, ma di tutti. Zordan: “Andate a votare, la città è vostra”
E’ una partita difficile da decifrare quella di Valdagno dove a sfidarsi domenica e lunedì prossimi al ballottaggio saranno Alessandro Burtini, a timonare la sua civica oltre a tutto il centrodestra unito forte di un 38,51% di consensi al primo turno e Maurizio Zordan, l’outsider che contro ogni pronostico è arrivato secondo con il progetto Valdagno Bene Comune agguantando un buon 23,65% di preferenze.
Ufficialmente nessun apparentamento: si corre con le proprie forze. E’ questo il messaggio che accomuna i due aspiranti sindaci, pur in un distinguo tattico che li vede muoversi comunque per conquistare i voti necessari ad indossare l’ambita fascia tricolore: “Per domani sera alle 18 – spiega il 37enne Burtini, già consigliere d’opposizione – ho indetto un tavolo di confronto con tutti i competitor rimasti esclusi dalla corsa per il ballottaggio. Le buone idee non sono di destra o di sinistra, ma vanno semplicemente raccolte per rispondere a quella forte domanda di cambiamento che il voto ha palesato e che noi possiamo intercettare”.
Una chiamata dai toni meno politicizzati con Burtini a ribadire di non volersi affibbiare l’etichetta di sindaco di destra, quanto piuttosto di ambire ad essere davvero il sindaco di tutti i valdagnesi: “Quello che stiamo facendo non è una caccia ai voti – conclude l’ingegnere edile – quanto la volontà di lavorare per la città. Qui non c’è un élite di palazzo distante dai problemi quotidiani, ma il vicino di casa cui bussare una porta che si aprirà in caso di bisogno. Per chiunque”.
Non dissimili i concetti espressi da Zordan in una campagna elettorale giocata sulla correttezza salvo qualche schermaglia proprio negli ultimi giorni tra i due finalisti in ordine ai compensi da amministratore o alla composizione di un’ipotetica giunta: “Il dialogo è vivo con tutti – ammette l’imprenditore – ma l’idea di apparentarci con liste o partiti era scartata in partenza. Sono le persone quelle con cui vogliamo accordarci per un patto civico all’insegna di una proposta credibile e di qualità. Molti non ci credevano, ma il risultato ottenuto al primo turno ci dice che gli elettori hanno capito e questa fiducia ci rende orgogliosi.
Orgoglio ed organizzazione, nello stile di chi ammette di essere poco pratica alla dialettica politica, ma con una chiara visione di ciò che va fatto: “Valdagno può essere un esempio virtuoso di come fare comunità – chiosa Zordan – una comunità che vuole ripartire e che può contare su competenze solide ed una squadra compatta. Il mio appello finale? Ai novemila concittadini che non sono andati alle urne: la città è anche vostra”.