Satnam Singh, la manifestazione contro il caporalato. Mattarella: Fatti gravi ed estranei a un Paese civile
«Basta schiavismo e caporalato». Lavoratori, sindacati e partiti di opposizioni in piazza a Latina per la manifestazione contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato. La protesta è andata in scena nel pomeriggio di oggi a Latina, ed è stata organizzata dopo la tragedia di Satnam Singh, 31 anni, il bracciante indiano dell’Agro Pontino morto mercoledì scorso dopo essere stato abbandonato in strada sanguinante, davanti a casa, con il braccio amputato e appoggiato in una cassetta della frutta, dal suo datore di lavoro, Antonello Lovato, 38 anni, accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Tanta la rabbia tra le centinaia di persone presenti. “Siamo tutti responsabili del fenomeno del caporalato, le istituzioni, gli enti, i cittadini che preferiscono non vedere”, ha dichiarato la sindaca di Latina Matilde Celentano, intervenuta alla manifestazione per ricordare Satnam Singh.
Da Solferino in provincia di Mantova, dove si trova per l’anniversario della fondazione della Croce Rossa, interviene il presidente della Repubblica: “Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese – dice Sergio Mattarella -. I valori che esprime sono parte della cultura, e dell’identità stessa, del nostro popolo. Questo è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà. Contro cui stridono – gravi ed estranei – episodi e comportamenti come quello avvenuto tre giorni addietro, quando Satnam Singh, un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro“. Lo sfruttamento – ribadisce il capo dello Stato – va contrastato sempre e ovunque”.
Intanto la ministra del Lavoro conferma l’obiettivo del governo di aumentare i controlli sulle imprese, soprattutto quelle agricole. “Abbiamo aumentato il numero degli ispettori sul lavoro e entro l’anno saremo in grado di raddoppiare il numero delle ispezioni rispetto a quelle degli ultimi anni”, è la rassicurazione che arriva da Elvira Calderone. “Saremo in grado di mappare quanto avviene nei campi con l’incrocio delle banche dati. Faremo controlli a tappeto su tutto il territorio”, promette la ministra che poi, insieme al ministro Francesco Lollobrigida, parla di “possibili modifiche al dl agricoltura“. La premier Giorgia Meloni commenta: “Bisogna punire la barbarie“.