Attacchi di Kiev in Crimea, Mosca: “Usa complici”. Crosetto: “coinvolgere i principali attori globali”
Le forze di Mosca stanno intensificando le operazioni militari nel Donbass e nel Donetsk in quello che sembra il preludio di un’offensiva estiva da tempo preannunciata da Kiev. Lo ipotizzano i risultati di un’analisi del think-tank Institute for the study of war (Isw) secondo cui proprio in questa prospettiva si inseriscono anche gli attacchi portati avanti nell’ultimo mese nella regione nord-orientale di Kharkiv. In questo caso si tratterebbe di un diversivo, per costringere l’ Ucraina a frammentare le sue forze su più fronti e consentendo così alle truppe di Mosca di avere maggiori chance di avanzata appunto nel Donetsk. Gli esperti del think-tank di Washington, fanno sapere che “fonti ucraine avvertono che la Federazione russa lancerà un’offensiva estiva, che probabilmente si concentrerà sull’ Ucraina orientale, dopo aver condotto operazioni offensive nel nord per sfruttare le limitate risorse di Kiev, e il recente aumento degli attacchi nell’oblast di Donetsk potrebbe indicare preparativi per un’offensiva estiva del genere, ammesso che non sia ancora iniziata”.
Le ultime dal campo. Potenti esplosioni si sono registrate in diverse città della Crimea, la penisola annessa da Mosca 10 anni fa. Due civili sono rimasti uccisi nell’attacco ucraino a Sebastopoli. Tra loro anche un bambino di due anni, 22 i feriti. Il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia è stato bloccato. Mosca attribuisce a Washington la responsabilità dell’attacco mortale, avendo fornito le armi necessarie a Kiev. Una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite invece nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, quando tre droni provenienti da Kiev hanno attaccato la città di Grayvoron.
Intanto Ukrenergo, la società per la distribuzione dell’elettricità ucraina, ha reso noti i nuovi orari per i blackout nelle regioni più in difficoltà a causa degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. Il presidente ucraino Zelensky rivolge un nuovo appello all’Occidente: “Servono decisioni forti degli alleati. Consentiteci di colpire i russi dai luoghi da cui ci attaccano”.
Sul conflitto russo-ucraino è tornato anche il ministro della difesa, Guido Crosetto, in una intervista al quotidiano ‘Avvenire’. Per risolvere il conflitto russo-ucraino, occorre coinvolgere “i principali attori globali. Non basta l’Occidente”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Crosetto, ad “Avvenire”. Secondo il ministro, “l’iniziativa in Svizzera dimostra che ci si sta muovendo. Ma la forza di un’iniziativa di pace non è determinata solo dalla volontà, ma anche dagli attori coinvolti”. “Non basta che a volere un tavolo sia una delle parti in conflitto o l’Occidente,tra l’altro percepito dalla Russia come il nemico. Dobbiamo coinvolgere i Brics, il Sud del mondo: India, Cina, Arabia Saudita, Brasile, Sud Africa”, ha aggiunto Crosetto.
Nuovo appello del Papa. Non si stanca di chiedere la pace il Pontefice che al termine dell’Angelus a San Pietro ha invitato a pregare per la “martoriata Ucraina che soffre tanto”, per la pace in Israele e in Palestina e nel Nord del Congo. Bergoglio ha quindi ribadito: “Bisogna negoziare” per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti.