Orsato e le sue “domeniche europee”. Ieri ha… fischiato la Germania
Esordio domenica scorsa per dirigere Serbia-Inghilterra, il bis ieri sera, ancora nel dì di festa, in Germania-Svizzera. Sono ora due i gettoni di presenza agli Europei di Calcio 2024 per Daniele Orsato, uno dei due arbitri italiani designanti per le partite delle nazionali del Vecchio Continente nel corso della kermesse tedesca.
Per l’arbitro della sezione di Schio, nato a Montecchio Maggiore e cresciuto a Recoaro Terme dove tutt’oggi vive con la moglie e due figli, come noto si tratta dell’ultima manifestazione sportiva a cui partecipa nella sua carriera.
Orsato ha portato a termine una gara tutt’altro che agevole ieri allo stadio di Francoforte, dove i padroni di casa della Germania hanno raggiunto il gol del pareggio (1-1 il finale) solo nel recupero, contro gli svizzeri, possibili avversari dell’Italia in caso di passaggio del turno degli Azzurri (stasera si gioca la decisiva Italia-Croazia). E’ stato coadiuvato dagli assistenti Ciro Carbone e Alessandro Giallatini, con l’altro arbitro Aia Marco Guida in vesti di quarto uomo e in sala Var Massimiliano Irrati e Paolo Valeri. Sono in tutto 18 ii referee convocati per questa edizione dell’Europeo.
Non sono mancati episodi dibattuti nei 90 minuti della sfida “di confine” condotta per larga parte dagli elvetici, con due reti annullate (una per parte) su intervento del Var. La prima dopo la revisione di Orsato a bordocampo (un fallo di Musiala antecedente al gol di Andrich poi cancellato), la seconda per fuorigioco sul raddoppio sfumato della Svizzera nella ripresa. Sul piano della gestione disciplinare, sono quattro i cartellini gialli comminati, in linea con il tenore della partita. Non convince la stampa tedesca la decisione del fischietto veneto su una trattenuta in area di Widmer su Beier al 70′, con possibile rigore.
Poi il labiale a fine gara fa intuire una “parolaccia” sfuggita alle labbra, frutto della tensione degli ultimi concitati minuti di partita. Un “vaffa” perdonabile. Dopo i due match arbitrati nei gironi, è assicurata una terza apparizione del 48enne vicentino in almeno uno dei duelli ad eliminazione diretta che andranno in scena dagli ottavi di finale in poi. Se sarà l’ultima o la penultima, dipenderà da lui, dai disegnatori e, anche, dal cammino dell’Italia.