La Bertoliana si allarga nell’ex scuola Giuriolo. Possamai: “Sarà un grande quartiere culturale”
Addio grande progetto di Rucco da dieci milioni di euro, per una nuova Bibliotea Bertoliana presso l’ex Tribunale di Vicenza: “Vogliamo realizzare la nuova Biblioteca Bertoliana nell’ex scuola Giuriolo” ha annunciato ieri il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai. L’idea è quella recuperare e sviluppare un’intuizione che risale al 2008, quando era presidente dell’istituzione Mario Giulianati e a questo scopo il Comune destinerà 200 mila euro nell’assestamento di bilancio per finanziare uno studio di fattibilità.
Come noto, la Biblioteca Bertoliana ha sede storica a Palazzo San Giacomo in Contrà Riale, in passato sede del convento seicentesco dei padri Somaschi. Rucco aveva iscritto le somme a bilancio nell’ottobre 2022, al momento dell’approvazione del Piano delle opere, prevedendo 2,7 milioni di euro da mutuo nel 2023 e altri 5 milioni di euro tra il 2024 e il 2025. A questi andavano poi aggiunti 2 milioni e 145 mila euro già accantonati in avanzo vincolato. Il piano triennale delle opere era di 45 milioni di euro e fu lanciato con enfasi sicuramente anche in vista delle imminenti elezioni della primavera 2023.
Pochi mesi dopo il suo insediamento, però, nel novembre scorso il nuovo sindaco di centro-sinistra aveva subito messo le mani avanti: affermando che nelle opere finanziate dal Pnrr mancavano 6,6 milioni di euro rispetto alle risorse ricevute dallo Stato. “L’amministrazione precedente – aveva spiegato allora Possamai – aveva accantonato a bilancio 2 milioni e mezzo di euro destinati alla nuova Bertoliana. Oggi queste risorse le spenderemo, invece, per i progetti non realizzati in modo da ritrovarci nel 2024 a poter accedere al fondo statale di ristoro”.
Il nuovo progetto per la Bertoliana
L’idea di allargare la Bertoliana alla ex Giuriolo “è un progetto che ci affascina – ha detto Possamai presentando la decisione della giunta – perché prevede la nascita di un grande quartiere bibliotecario nel centro di Vicenza, rendendo permeabile il collegamento tra contrà Riale e contrà Cornoleo. Riempiremo di vita e socialità gli spazi interni del grande complesso e trasformeremo le due corti della scuola nei cuori pulsanti della vita culturale della città”.
L’amministrazione intende approfondire questa scelta attraverso uno studio di fattibilità per il quale ha previsto di stanziare 200 mila euro in assestamento di bilancio. L’indirizzo per i progettisti nasce dagli approfondimenti fatti in questi mesi da un team di amministratori e tecnici del Comune e della Bertoliana che hanno messo in luce, in primo luogo, le problematiche relative ai costi di realizzazione della nuova sede proposta dalla precedente amministrazione nell’ex tribunale di Santa Corona.
“Per far fronte a un investimento che avrebbe sfiorato i 30 milioni di euro – ha commentato il sindaco – avremmo dovuto indebitare il Comune per anni, rinunciando a qualsiasi altro intervento sulla città. Ci aspettiamo che lo studio di fattibilità evidenzi costi inferiori per la soluzione ex Giuriolo a fronte di evidenti benefici relativi a questa localizzazione: dalla possibilità di realizzare una grande torre libraria dove trasferire, semplicemente attraversando la strada, e mettere quindi in sicurezza il patrimonio che oggi grava su Palazzo San Giacomo, all’opportunità unica di creare un grande quartiere culturale che la biblioteca e la città meritano”.
Siotto: “Progetto vecchio che nasce male”
Ancora ad inizio giugno, quando erano emerse le prime indiscrezioni, la sezione cittadina di Fratelli d’Italia aveva preso nettamente le distanze dall’idea, “di evidente variatiana memoria”, di destinare la sede della ex scuola Giuriolo a nuova sede della biblioteca Bertoliana.
“Lo avevamo previsto mesi fa – aveva affermato l’ex assessora alla cultura Simona Siotto – e non ci voleva un indovino per fare questa triste previsione. Un progetto vecchio, che nasce già male, che non si sviluppato in passato e che, ancora una volta, delude e sminuisce le legittime aspettative della città. Non solo si ripesca in progetti polverosi lasciati nel cassetto, ma si propone alla città qualcosa di vecchio, di non innovativo e di poco respiro. Tutt’altro rispetto alla Grande Biblioteca Bertoliana alla quale pensiamo noi, pensava la precedente amministrazione, e di cui Vicenza ha diritto. Una domanda sorge poi spontanea: perché il denaro per il progetto all’ex Tribunale non si trovava, ed ora, invece, si dovrebbe trovare il denaro per questo progetto? Le bugie hanno le gambe corte, e tutti i nodi vengono al pettine. Invece di guardare avanti, Vicenza guarda e va indietro”.