Veneto punta veloce all’autonomia: lettera al Governo per le prime nove materie
Ha usato, scaramanticamente, la stessa penna Bic con cui firmò l’indizione del referendum sull’Autonomia del 24 aprile 2017, Luca Zaia ieri per sottoscrivere a Venezia la richiesta formale al Governo di riprendere il confronto sull’attuazione dell’Autonomia differenziata.
Il presidente della Regione ha fretta: vuole arrivare entro l’anno a una bozza di intesa sulle nove materie che non hanno bisogno della definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni: organizzazione della giustizia di pace, rapporti internazionali e con la Ue delle Regioni, commercio con l’estero, professioni, Protezione civile, previdenza complementare e integrativa, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Ieri la firma della lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata posta a Palazzo Balbi alla presenza della Giunta: è stata redatta alla luce della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge sull’autonomia, che sarà operativa dal prossimo 13 luglio.
“Questa firma ci consente di ricominciare a trattare sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep – ha sottolineato il Governatore – alle quali si affiancano quelle previste nella preintesa siglata nel 2018. Siamo i primi a farlo: il Veneto è pronto. Credo fermamente nella devoluzione delle competenze: è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a più ambiti di attività per dare risposte migliori ai cittadini. Aggiungo: come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma. Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia”.
“Siamo consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni – ha aggiunto Zaia -. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta completa di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. Siamo altrettanto convinti, infatti, che sono queste le risposte che dobbiamo dare. Ad esempio nei provvedimenti di Protezione civile, che è una delle materie che si possono trattare subito. Tra le funzioni si potrebbe chiedere la possibilità per il Presidente di regione di fare ordinanze in deroga e alcuni provvedimenti che oggi dobbiamo attendere al livello nazionale. Pensiamo anche al tema delle autorizzazioni ambientali: i cittadini e le imprese spesso attendono mesi per un iter burocratico-amministrativo francamente troppo lungo. È il principio della delega delle funzioni, un po’ come avviene già per il rilascio dei passaporti, una competenza che è già in parte delegata agli uffici postali. L’autonomia per il Veneto la immagino così: uno strumento che migliorerà la vita dei cittadini e stimolerà la crescita dei territori”.