Spaccio di cocaina, marijuana ed eroina: condannati quattro profughi nigeriani
Richiedenti asilo ma anche offerenti droghe. Sono stati condannati a complessivi 15 anni e mezzo di galera i quattro “moschettieri dello spaccio” di origine nigeriana, fermati lo scorso autunno mentre rifornivano di varie sostanze stupefacenti una grossa fetta dell’Alto Vicentino. Il loro raggio d’azione si concentrava in particolare sul Castello di Schio che domina dall’alto il centro della città e nel parco della Valletta intorno, tristemente nota “piazza di spaccio” e meta di controlli serrati negli ultimi tempi, anche su iniziativa del sindaco Orsi. Cocaina ed eroina le droghe pesanti rinvenute nel corso del blitz, condotto dai carabinieri e supportato, nella fase precedente anche dalla polizia locale. In quella occasione fu rinvenuto anche un quantitativo di marijuana.
Secondo la ricostruzione, i quattro stranieri avrebbero dato vita ad un sistema che prevedeva come ultimo step lo scambio denaro-dosi sulle panchine del parco naturale in Valletta e al Castello, dove incontravano da abili pusher i loro clienti, per pochi secondi appena. Quanto bastava per un passaggio furtivo e repentino di bustine contenenti sostanze vietate, di mano in mano. Attimi comunque non sfuggiti alle telecamere nascoste installate nei luoghi strategici nè agli appostamenti delle forze dell’ordine in borghese. I quattro profughi, una volta colti con le mani nel… sacchetto, come da norme vigenti furono immediatamente sospesi dai programmi di protezione umanitaria.
In quell’occasione, l’operazione si completò con la perquisizione di un appartamento nel territorio di Giavenale, frazione sempre di Schio, ritenuto in passato il laboratorio dove gli africani confezionavano le dosi da rivendere poi al dettaglio.
Condannati dal gup con rito abbreviato, richiesto dagli imputati al fine di ottenere lo sconto di un terzo della pena come prevede l’ordinamento italiano, Jackesen Edokpaigbe (23 anni) a 5 anni e mezzo di carcere e multa di 20 mila euro; Lawrence Orukpere (25 anni) a 5 anni e quattro mesi, e a 18 mila euro; Daniel Ojo (22 anni) ed Elvis Othbor (25) ciascuno a 2 anni e quattro mesi e una multa, complessiva, di 16 mila e 200 euro.