Trump accetta formalmente la nomination per la Casa Bianca: “sarò il presidente di tutta l’America
Donald Trump ha accettato formalmente la nomination per la Casa Bianca alla convention repubblicana di Milwaukee e, nel primo discorso dopo l’attentato, assicura che sarà “il presidente di tutta l’America, non di metà”. Poi promette che nel primo giorno della sua presidenza estenderà le trivellazioni petrolifere e chiuderà il confine col Messico, dove intende completare il muro.
Mentre il popolo repubblicano lo acclama, Trump si dice certo che “sarà una vittoria incredibile”. “Stasera con fede e devozione – dice – accetto con orgoglio la vostra candidatura a presidente degli Stati Uniti”. E ancora: “Sono sopravvissuto perché avevo Dio dalla mia parte”.
Durante il suo discorso un ampio capitolo è stato dedicato all’immigrazione. Persone che – a detta del tycoon – stanno sottraendo il lavoro agli americani nati nel Paese, compresi gli afroamericani. Poi con la promessa che con la chiusura del confine con il Messico verrà lanciata la più grande deportazione della storia americana. Trump precisa che i confini saranno attraversati solo legalmente: “Siamo diventati una discarica per il mondo, che ride di noi”.
Facendo riferimento alla guerra in Ucraina e in Medio Oriente, Trump assicura: “ripristineremo la pace in America e nel mondo”. “Metteremo fine a ogni singola crisi internazionale che è stata creata dall’amministrazione in carica, inclusa la orribile guerra tra Russia e Ucraina. Con me non sarebbe mai successo. E quella causata dall’attacco di Hamas contro Israele”, dice, spiegando che durante la sua presidenza “l’Iran non aveva un soldo”. Poi l’ultimatum ad Hamas: “Vogliamo indietro i nostri ostaggi prima del mio nuovo mandato o pagherete un caro prezzo”.
Trump passando alla Corea del Nord dichiara: “Andavo molto d’accordo con Kim Jong Un. Sapete, è bello andare d’accordo con qualcuno che ha molte armi nucleari o altro. Abbiamo fermato i lanci di missili dalla Corea del Nord. Ora Pyongyang si sta comportando di nuovo male, ma quando torneremo, andrò d’accordo con lui. Anche a lui piacerebbe rivedermi. Penso di mancargli se volete sapere la verità”.
Dopo circa 90 minuti Trump conclude il suo discorso salutato da una pioggia di 100 mila palloncini rossi, bianchi e blu, i colori della bandiera americana, sulle note del “Nessun dorma” della Turandot di Puccini, mentre sul palco lo raggiunge la famiglia. “Renderemo di nuovo grande il nostro Paese – ripete -. Ogni giorno mi impegnerò per onorare la fiducia che avete riposto in me e non vi deluderò mai e poi mai”.
Sul fronte democratico persone vicine a Biden hanno riferito al New York Times che il presidente starebbe accettando la possibilità di dover lasciare la corsa alla casa Bianca. Una di queste persone ha riferito che “la realta’ sta prendendo il sopravvento” e che non sarebbe una sorpresa se Biden facesse presto un annuncio sul ritiro. Tutte le persone che hanno parlato con il New York Times hanno descritto la situazione come “estremamente delicata”. Al momento il presidente USA è in isolamento a casa sua perchè risultato positivo al Covid.