Decreto Casa, via libera della Camera: ecco le novità previste
Il decreto Casa si avvicina alla conversione del Parlamento. È arrivato il via libera della Camera al dl dopo la fiducia. Ora manca l’ultimo sì del Senato. Tra i punti principali, il semaforo verde ai micro appartamenti: la superficie minima scende da 28 a 20 metri quadrati, l’altezza da 2,70 a 2,40 metri. Altri cambiamenti degni di nota sono: il recupero dei sottotetti, il via libera alle vetrate trasparenti amovibili in tutti i porticati e l’ok alle tende bioclimatiche.
Per il mutamento senza opere sarà richiesta la Scia, mentre per quello con opere sarà necessario essere in possesso del titolo per l’esecuzione. Per le unità al primo piano o seminterrate il cambio è regolato dalla legislazione regionale che permette ai comuni di individuare le zone consentite. Si introducono inoltre novità per le tolleranze negli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024.
Per le unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati, sono tollerati scostamenti fino al 6%. In zone sismiche, il tecnico deve riferirsi alle norme vigenti al momento dell’intervento, ma l’Amministrazione può prescrivere interventi per far rispettare le norme attuali. Inoltre, vengono eliminati gli adempimenti del tecnico per la salvaguardia dei diritti dei terzi, riducendo così i suoi compiti.
La politica dopo il sì alla fiducia posta dal governo si divide. Per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, titolare del provvedimento, si tratta di una “rivoluzione liberale”. Secondo Massimo Milani di Fratelli d’Italia, quello approvato dalla Camera è “un provvedimento che alleggerisce la burocrazia”. Al contrario, dai banchi dell’opposizione arriva l’allarme di Angelo Bonelli dei Verdi: “Non è un salva Italia, ma uno sfascia regole”.